Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 19/03/2024

L’obiettivo, a soli due mesi dalla inaugurazione dell’11 dicembre 2023, è quello di passare da semplice fabbrica di assemblaggio a un polo industriale dell’automotive in grado non solo di rifornire il sempre più crescente mercato algerino, ma di competere con altri colossi del settore nell’intero continente africano

A soli due mesi dall’inaugurazione dell’11 dicembre 2023, il gruppo Stellantis accelera l’ampliamento dell’impianto di assemblaggio Fiat di Tafraoui, a Orano, in Algeria. E lo fa in anticipo rispetto ai piani iniziali. L’obiettivo è quello di passare da semplice fabbrica di assemblaggio a un polo industriale dell’automotive in grado non solo di rifornire il crescente mercato algerino, ma di competere con altri colossi del settore nell’intero continente africano.

Il 16 e 17 aprile, Stellantis incontrerà i fornitori sia locali che stranieri della componentistica per auto provenienti da Francia, Italia, Romania e Turchia: lo scopo è selezionare partner per la seconda fase della produzione locale di veicoli nel nuovo impianto dove viene prodotta, tra gli altri modelli, anche la versione ibrida della “Fiat 500”, prodotto di culto del “Made in Italy” e dello stile di vita italiano. Da tre aziende a dieci italiane faranno parte della delegazione tricolore guidata dall’Anfia, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica. L’evento dovrebbe essere presieduto dal ministro dell’Industria, Ali Aoun, a conferma del sostegno e dell’interesse delle istituzioni algerine al progetto di sviluppo industriale incentrato sul marchio italiano. Sofiane Bakhchi, presidente della Borsa di subfornitura dell’Algeria occidentale, ha dichiarato che attualmente Stellantis collabora con undici fornitori locali, un numero destinato a crescere presto a 23. Le parti attualmente prodotte localmente per i veicoli Fiat includono sedili, tappeti, oli e lubrificanti, parti in plastica e pneumatici. Si tratta di parti relativamente facili da reperire in Algeria, ma nel frattempo il Paese nordafricano dovrà sviluppare la sua industria per produrre componentistica tecnologicamente più avanzata.

Bakhchi ha sottolineato che i fornitori selezionati devono soddisfare” rigorosi requisiti in termini di qualità, prestazioni ed efficienza”, come riportato da “Echourouk News”. Le specifiche per la produzione dei veicoli, pubblicate nel novembre 2022, prevedono un graduale aumento del tasso di integrazione della componentistica algerina, che raggiungerà il 10 per cento dopo un anno di produzione e il 30 per cento entro cinque anni. Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, Stellantis vorrebbe andare oltre la percentuale di integrazione prevista e arrivare intorno al 40 per cento nel quinquennio. Il tutto, è bene ricordare, senza fare concorrenza a quanto viene prodotto in Italia, dal momento che lo stabilimento di Orano produrrà per il mercato algerino e africano.

Situato nella zona industriale di Tafraoui, lo stabilimento Fiat è stato costruito su un’area di 40 ettari, che si aggiungono a ulteriori 80 ettari dedicati ai produttori di attrezzature che accompagneranno l’impianto. Entro il 2024, lo stabilimento di Orano dovrebbe produrre 40.000 veicoli e impiegare 1.200 persone. La capacità produttiva annuale dell’impianto di Stellantis dovrebbe raggiungere le 90.000 unità entro il 2026.

Dal marzo 2023, Fiat ha importato e commercializzato in Algeria 76.000 veicoli, di cui 60.000 nel 2023 e 16.000 fino a gennaio 2024. La Fiat Tipo e la Fiat 500X risultano le autovetture più richieste, ma c’è domanda anche per il Doblò, lo Scudo e il Ducato per i veicoli commerciali. Fiat Algeria possiede 55 punti vendita, che coprono il 65 per cento del territorio algerino. Lo stabilimento di Orano, invece, dovrebbe produrre tre modelli, tra cui la Fiat 500 Hybrid che ha aperto il salone, seguita dal Doblò nelle versioni touring (vetrata) e commerciale, con una clausola che prevede la produzione di un nuovo modello internazionale nel 2026.