Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 20/06/2024
L’obiettivo? Raddoppiare la produzione del Paese e raggiungere i 200 miliardi di metri cubi a medio termine
I giganti energetici degli Stati Uniti puntano l’Algeria, il principale fornitore di gas per l’Italia. Importanti aziende del settore degli idrocarburi hanno recentemente avviato ingenti investimenti nell’esplorazione petrolifera e del gas in Algeria, con l’obiettivo di raddoppiare la produzione di gas del paese e raggiungere i 200 miliardi di metri cubi a medio termine: questo rafforzerebbe ulteriormente il ruolo dell’Algeria come fornitore chiave per l’Europa.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il gas algerino è diventato una fonte di energia sempre più importante per il Vecchio Continente, con un notevole aumento delle esportazioni. Per la seconda volta in meno di un mese, la compagnia petrolifera nazionale algerina Sonatrach ha ceduto diritti di estrazione a un’azienda statunitense. Il 23 maggio, Sonatrach ha firmato un accordo con ExxonMobil per l’esplorazione petrolifera, seguito da un accordo con Chevron per lo sviluppo dei giacimenti di Ahnat, nella wilaya (provincia) di Illizi, e di Berkine, nella wilaya di Ouargla. Questi accordi segnano l’ingresso di ExxonMobil e Chevron nel mercato algerino. Il direttore esecutivo di Sonatrach, Rachid Hachichi, ha affermato che queste collaborazioni aprono nuove prospettive per il settore energetico algerino, dimostrando una volontà comune di gestire in modo responsabile e sostenibile le risorse naturali del Paese africano membro del cartello petrolifero Opec+.
Il ministro dell’Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, ha recentemente dichiarato che l’Algeria mira a una produzione di 200 miliardi di metri cubi di gas naturale destinati all’esportazione, con una produzione giornaliera di petrolio grezzo che raggiungerà un milione di barili. Nel maggio 2023, Sonatrach ha annunciato un accordo da 2,3 miliardi di dollari con l’azienda americana Baker Hughes e l’italiana Tecnimon per lo sviluppo del più grande giacimento di gas naturale del Paese, Hassi R’Mel. Il progetto prevede la costruzione di tre impianti di compressione e l’adattamento della rete di raccolta del gas esistente, con completamento previsto entro 39 mesi. Nel luglio 2022, Sonatrach aveva firmato un contratto da 4 miliardi di dollari con la compagnia statunitense Occidental Petroleum, in partnership con Eni e Total Energies, per lo sviluppo dell’area contrattuale di Berkine (Ouargla). Per rafforzare il ruolo dell’Algeria come fornitore affidabile sul mercato mondiale del gas, Sonatrach ha firmato nel 2023 e all’inizio del 2024 diversi altri accordi strategici.
Tra questi, un accordo con la società britannica Grain Lng per l’estensione delle capacità di stoccaggio e consegna a lungo termine del gas naturale liquefatto (Gnl) al terminal della compagnia, a partire da gennaio 2029, con una capacità di 125 gigawattora al giorno, equivalente a 3 milioni di tonnellate all’anno di Gnl. Due accordi strategici sono stati firmati con il gruppo italiano Eni per l’aumento degli approvvigionamenti di gas, per la transizione energetica e la decarbonizzazione. Sono poi in discussione con l’Italia diversi progetti come l’estensione della capacità di trasporto del gas, la posa di un nuovo gasdotto per il trasporto di gas naturale e, alternativamente, di idrogeno e ammoniaca blu e verde, nonché la posa di un cavo elettrico sottomarino e l’ampliamento della capacità di liquefazione del gas naturale esistente. Un altro contratto di fornitura di gas a medio termine è stato firmato con la società tedesca Vng Handel & Vertrieb GmbH, con sede a Lipsia.
Tutti questi accordi dimostrano che l’Algeria sta provando a rafforzare la sua posizione strategica sulla scena energetica mondiale, attirando investimenti internazionali e aumentando la sua capacità produttiva. Nel 2023, la produzione di gas naturale dell’Algeria ha raggiunto 136 miliardi di metri cubi, rispetto ai 132,7 miliardi di metri cubi del 2022, di cui oltre 52 miliardi di metri cubi destinati all’esportazione. La produzione di gas naturale liquefatto è stata di 22,5 miliardi di metri cubi, consegnati ai complessi di Arzew e Skikda, con una produzione di 13 milioni di tonnellate di Gnl. Inoltre, la produzione di gas di petrolio liquefatto (Gpl) è stata di 9,4 milioni di tonnellate e quella di condensato di 8,3 milioni di tonnellate.
L’Algeria dispone di tre porti petroliferi (Arzew, Bejaia e Skikda) con una capacità di carico di 1,3 milioni di tonnellate e di quattro complessi di liquefazione del gas (tre ad Arzew e uno a Skikda) con una capacità totale di 55 milioni di metri cubi all’anno. La rete di distribuzione comprende un sistema di pipeline lungo 21.190 chilometri, con 43 condotte dotate di 85 stazioni di pompaggio e compressione, capaci di trasportare 406 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno, di cui 140 miliardi di metri cubi di gas naturale. Inoltre, l’Algeria possiede una flotta di 17 navi, tra cui metaniere, navi Gpl e petroliere, e due gasdotti intercontinentali: il Trans-Mediterranean Pipeline (TransMed) “Enrico Mattei”, che collega l’Algeria all’Italia via Tunisia, e il Medgaz, che collega Beni Saf ad Almeria, in Spagna.