Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 28/05/2024
Seconda tappa di un tour per lo sviluppo del Piano Mattei, che ha già portato il ministro in Libia e lo vedrà successivamente in Kenya
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, si è recato ieri in Tunisia per la seconda tappa di un tour per lo sviluppo del Piano Mattei, che lo ha già portato in Libia e lo vedrà successivamente in Kenya. Il titolare di Palazzo Piacentini ha firmato a Tunisi una dichiarazione congiunta con il ministro delle Tecnologie della comunicazione della Repubblica di Tunisia, Nizar Ben Neji, finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della ricerca nella transizione digitale. “Con un focus sull’economia digitale e sulla connettività tra i nostri Paesi, questa intesa apre una nuova frontiera nella nostra cooperazione, quella del futuro”, ha commentato il ministro Urso.
La dichiarazione congiunta mette al centro il progetto di costituzione di un hub sull’Intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile, come previsto dalla ministeriale G7 di Verona sull’industria presieduta da Urso, che fungerà da catalizzatore degli ecosistemi di intelligenza artificiale nel continente africano, nell’ottica di favorire sinergie importanti per accompagnare lo sviluppo digitale. “Tra le grandi aree del Piano Mattei, attribuiamo grande importanza alla transizione digitale, su cui pensiamo che possa consolidarsi una collaborazione con la Tunisia che possa giovare all’intera area mediterranea”, ha dichiarato Urso. Proprio sul settore dell’economia digitale, Urso si è soffermato sullo “scopo dell’Ia Hub, che vuole realizzare partnership che consentano l’accesso per i paesi africani alla capacità di calcolo necessaria per i modelli di intelligenza artificiale, potenziando le infrastrutture locali e supportando lo sviluppo delle competenze”.
In attuazione della dichiarazione congiunta, Urso e Ben Neji hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro per lo sviluppo delle nuove tecnologie, focalizzato sui temi delle infrastrutture dei cavi sottomarini per la trasmissione di dati sul piano intercontinentale e sullo sviluppo dell’Intelligenza artificiale attraverso l’Ia Hub. “La Tunisia per la sua posizione geografica può svolgere, insieme all’Italia, un ruolo chiave nella connettività tra Europa e Africa”, ha dichiarato Urso. “Il nostro Paese, con le proprie connessioni portuali, energetiche e tramite le infrastrutture via cavi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vede nella Tunisia un partner fondamentale per lo sviluppo dell’intera area”.
Il governo tunisino, da parte sua, punta molto sullo sviluppo delle infrastrutture digitali e promuove attivamente le start-up. Il settore apre infatti prospettive di investimento nella tecnologia digitale, in particolare nell’intelligenza artificiale, nei videogiochi e nella robotica. L’accelerazione della trasformazione digitale dell’economia, nella visione delle autorità di Tunisi, contribuirà anche a promuovere la ripresa economica e incoraggerà lo sviluppo di nuovi strumenti tecnologici che consentiranno di modernizzare la fornitura di servizi tanto ai cittadini quanto alle imprese. Il Paese, peraltro, si colloca al quinto posto per numero di laureati in ambiti scientifici e ingegneristici (Global Innovation Index, 2023), con oltre 7.000 nuovi laureati in ingegneria ogni anno. La Tunisia si è classificata al nono posto come miglior ecosistema di start-up nell’Africa continentale nella classifica StartupBlink 2023 e può vantare anche un efficace ecosistema informatico con start-up specializzate in attività innovative, intelligenza artificiale e big data.
Il responsabile del ministero di Via Veneto ha incontrato anche la ministra tunisina dell’Industria, delle miniere e dell’energia, Fatma Thabet, per un confronto sulle materie prime critiche e sulla connettività energetica tra i rispettivi Paesi. “Con la Tunisia è possibile avviare un percorso di reciproco interesse e sviluppo sulle materie prime critiche, che stanno alla base della duplice transizione, green e digitale”, ha spiegato Urso in un post su X. “L’Italia, con le sue imprese, è pronta a collaborare con Tunisi per sviluppare l’estrazione e la lavorazione delle materie prime, in una filiera industriale che possa rappresentare un nuovo modello di partnership virtuosa. Insieme possiamo favorire la crescita e lo sviluppo economico e sociale e quindi la stabilità nella regione: uno schema win-win sul solco di quanto insegnato nel secolo scorso proprio da Enrico Mattei, a cui è dedicato il nostro piano Mattei per l’Africa”, ha sottolineato Urso.
Urso, accompagnato dall’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, ha poi visitato la sede dell’Unione tunisina dell’industria, del commercio e dell’artigianato (Utica, la confederazione delle imprese tunisine), dove è stato ricevuto dal presidente Samir Majoul. La stessa Utica ha spiegato che durante l’incontro è stato fatto il punto sulle attuali relazioni economiche tra Tunisia e Italia, sulla modalità per rafforzare il partenariato bilaterale in vari settori e sulle opportunità per sviluppare gli scambi tra i due Paesi. A questo proposito, precisa Utica, è stata fornita a Urso una panoramica della struttura dell’associazione – vincitrice del premier Nobel per la pace nel 2015 insieme all’Unione generale tunisina del lavoro (Ugtt), la Lega tunisina per la difesa dei diritti dell’uomo e l’Ordine nazionale degli avvocati – e dei vantaggi offerti da diversi settori economici, in particolare quelli relativi al digitale, al tessile e ai prodotti agricoli. Da parte sua, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha parlato della visione dell’Italia nel quadro della cooperazione bilaterale, sottolineando la questione della sovranità energetica, dell’economia verde e dell’energia pulita, e osservando che nel Paese nordafricano ci sono le condizioni per rafforzare la collaborazione e attrarre investimenti, nonché per sviluppare iniziative congiunte tra le rispettive istituzioni.
Dopo gli incontri istituzionali, Urso ha avuto anche un proficuo colloquio con diversi attori economici e rappresentanti della comunità imprenditoriale italiana attiva nel Paese presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia a Tunisi, a Mutuelleville. Il presidente del Centro d’affari italo tunisino Delta Center e rappresentante in Tunisia di Federitaly, Sandro Fratini, ha descritto l’incontro con Urso come “proficuo e cordiale”, spiegando ad “Agenzia Nova” che il ministro ha apprezzato “il ruolo svolto dagli imprenditori italiani che da anni si sono stabiliti in Tunisia approfittando dei vantaggi offerti dal Paese nordafricano come la vicinanza all’Italia, la normativa favorevole agli investimenti, il costo competitivo dei fattori di produzione e della mano d’opera, l’accesso libero al mercato dell’Unione europea e il facile approccio ai mercati contigui”.