Le operazioni dei militari israeliani ora concentrate nella zona Sud di Gaza

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 05/12/2023

I carri armati delle Forze di difesa di Israele (Idf) sono entrati nella città di Khan Younis, segnando l’allargamento delle operazioni nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Secondo il servizio di sicurezza interno israeliano Shin Bet, a Khan Younis potrebbe nascondersi il leader del gruppo islamista palestinese Hamas, Yahya Sinwar.

I carri armati delle Forze di difesa di Israele (Idf) sono entrati nella città di Khan Younis, segnando l’allargamento delle operazioni nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Secondo il servizio di sicurezza interno israeliano Shin Bet, a Khan Younis potrebbe nascondersi il leader del gruppo islamista palestinese Hamas, Yahya Sinwar.

Indiscrezioni pubblicate da media palestinesi, in particolare dall’agenzia di stampa “Wafa”, sono state confermate nel corso della 59esima giornata di guerra dal ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. “Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno iniziato a lavorare nel sud della Striscia di Gaza. La sorte dei terroristi di Hamas sarà la stessa di quelli del nord, se non addirittura peggiore”, ha affermato Gallant.

Perfino la strada Salah al Din, precedentemente considerata relativamente sicura e usata dai gazawi del nord per spostarsi nel sud della Striscia, è diventata un “campo di battaglia”, secondo quanto riferito dal portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, che ha avvertito che la strada è pericolosa e che le Idf consentiranno gli spostamenti dei civili “attraverso la tangenziale situata a ovest di Khan Younis”.

Le Idf hanno annunciato di aver colpito un deposito di armi del movimento sciita filo-iraniano Hezbollah nel sud del Libano, in risposta ai colpi di mortaio che avevano preso di mira le postazioni dell’esercito lungo il confine. Tre militari delle Idf sono rimasti feriti in scontri con Hezbollah sempre lungo il confine tra Israele e Libano. Le Idf hanno reso noto di aver colpito circa 200 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza durante la notte tra domenica e lunedì.

Secondo quanto riferito in un comunicato, all’interno di una scuola a Beit Hanoun, nel nord di Gaza, le Idf hanno trovato due entrate di tunnel, una trappola esplosiva e altre armi. Anche l’Aeronautica israeliana ha effettuato una serie di attacchi notturni, colpendo presunti membri di Hamas, oltre ad “auto che trasportavano missili e mortai per gli operatori di Hamas, una postazione di lancio di missili anticarro (…) e un deposito di armi nelle vicinanze”.

La Marina israeliana ha invece colpito postazioni di osservazione del gruppo islamista e altre infrastrutture lungo la costa di Gaza. Da parte loro, le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno affermato di aver attaccato diversi obiettivi israeliani, rivendicando lanci di razzi a Tel Aviv, Ashkelon, Sderot e Netivot, oltre che operazioni a Gaza, e riferendo di aver colpito in particolare tre veicoli militari israeliani a est e un carro armato a Beit Hanoun, nel nord.

Militari israeliani sono inoltre stati attaccati con un ordigno esplosivo improvvisato e colpi di mitragliatrice ad Al Faluja, a 30 chilometri a nord-est di Gaza City. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, il bilancio dei palestinesi morti dall’inizio del conflitto è salito a 15.899, di cui il 70 per cento è rappresentato da donne e minori. A questi si aggiungono111 dipendenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa). Riferendosi alle operazioni delle Idf in corso nella Striscia di Gaza, il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, dovrebbe essere processato come “criminale di guerra”.