Libano: dall’Ue un miliardo in aiutiper la stabilità socioeconomica

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 03/05/2024

Ieri l’annuncio del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato ieri lo stanziamento di un pacchetto di aiuti per il Libano da un miliardo di euro per il periodo 2024-2027. L’annuncio è arrivato nell’ambito della visita a Beirut insieme al presidente cipriota, Nikos Christodoulides, per discutere “di come rafforzare le relazioni politiche ed economiche e sostenere la sicurezza e la stabilità del Libano”, secondo quanto dichiarato da von der Leyen. La visita in Libano ha fatto seguito alla riunione speciale del Consiglio europeo del 17-18 aprile, in cui è stata ribadita la determinazione dell’Ue a sostenere le persone più vulnerabili in Libano, compresi i rifugiati, gli sfollati interni e le comunità ospitanti, nonché a rafforzare il sostegno alle Forze armate libanesi e a combattere il traffico di esseri umani e il contrabbando. Il Consiglio europeo ha inoltre ribadito la necessità di creare le condizioni per un ritorno sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati siriani, come definito dall’Unhcr (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati).

“Vogliamo contribuire alla stabilità socioeconomica del Paese. In primo luogo, rafforzando i servizi di base, come l’istruzione, la protezione sociale e la sanità, per la popolazione”, ha spiegato von der Leyen, “in secondo luogo, vi accompagneremo nel portare avanti le riforme economiche, finanziarie e bancarie, fondamentali per il miglioramento a lungo termine della situazione economica generale del Paese”. Ciò consentirebbe – ha proseguito la commissaria – “all’ambiente imprenditoriale e al settore bancario di riguadagnare la fiducia della comunità internazionale, permettendo così gli investimenti del settore privato”. Il Libano ha bisogno “di uno slancio economico positivo per dare opportunità alle imprese e ai cittadini”, ha precisato von der Leyen nel suo discorso. “In terzo luogo, anche la sicurezza e la stabilità sono fondamentali per gli investimenti. Sosterremo le Forze armate libanesi e le altre forze di sicurezza. L’obiettivo principale sarà quello di fornire attrezzature e formazione per la gestione delle frontiere”, ha spiegato. Inoltre, “sarebbe molto utile che il Libano concludesse un accordo di lavoro con Frontex, in particolare per quanto riguarda lo scambio di informazioni e la consapevolezza della situazione”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue. “In quarto luogo, per aiutarvi nella gestione della migrazione, ci impegniamo a mantenere aperti i percorsi legali verso l’Europa e a reinsediare i rifugiati dal Libano all’Ue. Allo stesso tempo, contiamo sulla vostra buona cooperazione per prevenire la migrazione illegale e combattere il traffico di migranti”, ha concluso von der Leyen.

Il pacchetto di aiuti finanziari destinati al Libano sarà erogato sotto forma di sovvenzioni, secondo quanto confermato dal portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Peter Stano, nel corso della conferenza stampa giornaliera a Bruxelles. “Si tratta di un miliardo di euro in sovvenzioni. Tre quarti, 736 milioni di euro, saranno destinati a sostenere il Libano in risposta alla crisi siriana, alla crisi dei rifugiati siriani e a tutto ciò che il Libano deve affrontare come conseguenza. Il quarto rimanente, ovvero 264 milioni di euro, sarà destinato alla cooperazione bilaterale nell’ambito dello Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (Ndici). In particolare per sostenere i servizi di sicurezza del Paese, l’esercito, e altre necessità”, ha spiegato Stano.

Da parte sua, il primo ministro libanese, Najib Miqati, ha affermato che il Paese non può “diventare una patria alternativa per gli sfollati siriani”. La dichiarazione è arrivata durante una conferenza stampa congiunta con il presidente cipriota Nikos Christodoulides e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. al termine dei colloqui a Beirut. Il premier ha spiegato che l’incontro, definito “costruttivo”, si è concentrato in particolare “sulla questione degli sfollati siriani in territorio libanese e alla cooperazione tra Libano, Cipro e Ue per risolvere questo problema con le sue ripercussioni dirette e indirette”. Miqati ha messo in guardia dalle conseguenze della crisi anche per l’Europa, affermando: “Crediamo che la sicurezza del Libano sia anche la sicurezza dell’Europa e viceversa”. Il premier ha aggiunto: “La nostra cooperazione seria e costruttiva per risolvere questo problema è il vero trampolino di lancio per la stabilità”. Inoltre, Miqati ha invitato l’Ue a offrire assistenza agli sfollati per incoraggiarli a tornare nel Paese d’origine.

Il presidente cipriota Christodoulides ha definito la giornata di oggi “storica” per il Libano, esprimendo apprezzamento per l’accordo raggiunto sugli aiuti. “Sono fiducioso che questo pacchetto contribuirà a rafforzare la capacità delle autorità libanesi di gestire diverse sfide, tra cui, naturalmente, il controllo delle frontiere terrestri e marittime, la garanzia della sicurezza dei cittadini in primo luogo, la lotta contro il contrabbando di persone e il proseguimento della lotta contro i terroristi”, ha aggiunto il presidente. “È fondamentale garantire che questo pacchetto di aiuti diventi una realtà e che venga annunciato rapidamente, dato che gli sviluppi in questa regione, nel nostro vicinato, hanno reso molto sensibile il momento in cui l’Unione europea deve rispondere”, ha proseguito il leader cipriota. “Questa visita, è anche fortemente simbolica. Oggi l’Unione europea afferma chiaramente che è attivamente presente in Libano, e che continuerà ad esserlo. Oggi facciamo un passo importante per rendere il Libano più forte”, ha concluso il presidente di Cipro. L’approvazione del finanziamento arriva dopo che il primo ministro libanese Miqati e il presidente cipriota Christodoulides hanno esortato l’Unione europea a fornire un sostegno finanziario per aiutare il Libano a scoraggiare le partenze dei migranti verso le coste europee. Negli ultimi anni, la questione migratoria è diventata una priorità per i due paesi. Secondo il ministero dell’Interno cipriota, circa 2.140 persone sono arrivate nell’isola via mare tra il primo gennaio e il 4 aprile di quest’anno, rispetto alle 78 dello stesso periodo del 2023.

L’incontro di oggi a Beirut ha però suscitato anche delle critiche. Secondo il ministro libanese per gli Sfollati, Issam Charefeddine, il presidente cipriota e la presidente della Commissione europea, “sono venuti in Libano per darci una mazzetta per controllare le frontiere marittime, poiché Cipro è danneggiata” dagli sfollati. La dichiarazione di Charefeddine è arrivata prima dell’annuncio di von der Leyen del pacchetto di sostegno dell’Unione europea di un miliardo di euro.