LIBANO-ISRAELE TENSIONE ALLE STELLE

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 05/07/2024

Sale la tensione al confine tra Israele e Libano dopo l’uccisione da parte delle Forze di difesa israeliane (Idf) di un comandante di Hezbollah, Mohammad Nimah Nasser, e la conseguente rappresaglia del movimento sciita libanese filoiraniano, che ha lanciato oltre 200 razzi e 20 droni contro lo Stato ebraico. L’attacco di Hezbollah, che ha colpito il nord di Israele, non ha provocato vittime o feriti, ma sono divampati incendi in numerose località. Dall’8 ottobre 2023, all’indomani dell’attacco del movimento islamista palestinese Hamas in Israele e del conseguente avvio delle operazioni delle Idf nella Striscia di Gaza, si sono registrati scontri quasi quotidiani tra le forze guidate da Hezbollah e i militari israeliani nel sud del Libano.

Qui è stanziata la Forza di interposizione delle Nazioni unite (Unifil, nella quale sono inquadrati 1.043 militari italiani), che dall’inizio degli scontri ha più volte messo in guardia sui rischi di un’eventuale espansione del conflitto. In seguito al massiccio lancio di razzi e droni, il “Partito di Dio” ha affermato di aver preso di mira 13 postazioni delle Idf come rappresaglia per la morte di Nasser, l’ufficiale più alto in grado (lo stesso di Taleb Abdallah, morto l’11 giugno scorso) ucciso da Israele dall’avvio degli scontri al confine con i miliziani libanesi l’8 ottobre 2023. In risposta all’attacco di Hezbollah, le Idf hanno dichiarato di aver colpito diversi siti del movimento filo-iraniano nel sud del Libano, in particolare a Ramyeh, Houla, Qanatra, Rab al Thalathine, Deir Seryan e Tallouseh. L’agenzia di stampa libanese “Nna” ha riferito della morte di una persona in un attacco di Israele nel villaggio di Houla.

In seguito, Hezbollah ha annunciato la morte del combattente, Hadi Ahmad Shreim, anche noto come Haidar (nato nel 1996 proprio a Houla), in uno degli attacchi delle forze di Israele nel sud del Libano. Durante i funerali del comandante di Hezbollah Nasser, il capo del Consiglio esecutivo del movimento sciita, Hashem Safi al Din, ha dichiarato che la rappresaglia del gruppo contro Israele continuerà. Nel suo discorso, Safi al Din ha aggiunto che «gli israeliani non devono pensare che il sud (del Libano) continuerà a essere oppresso da loro. La serie di nostri attacchi hanno preso di mira siti che il nemico (Israele) non pensava sarebbero stati colpiti, ed è certo che ci sono state molte vittime e feriti» ha affermato il capo del Consiglio esecutivo, sottolineando che «un giorno le forze israeliane non saranno più in grado di ottenere vittorie in alcuna battaglia o scontro».

Dall’8 ottobre 2023 si sono registrati scontri quasi quotidiani tra i miliziani di Hezbollah e imilitari israeliani lungo il confine tra lo Stato ebraico e il Libano. Il “Partito di Dio” ha dichiarato di attaccare i militari israeliani come segno di solidarietà con i palestinesi di Gaza. Finora, gli scontri al confine hanno causato dieci morti tra i civili israeliani e 15 tra militari e riservisti delle Idf. Stando a quanto riportato dal quotidiano libanese francofono “L’Orient le Jour”, dall’8 ottobre scorso 365 membri di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi israeliani, la maggior parte dei quali in Libano, ma alcuni anche in Siria. Sono invece circa 90 i civili libanesi che hanno perso la vita dall’inizio degli scontri.