Medicinali scaduti a Derna: lo scandalo che fa tremare Saddam Haftar

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 29/09/2023

IL CASO NELLA LIBIA ORIENTALE DEVASTATA DAL CICLONE “DANIEL”

Gli agenti dell’Agenzia per la sicurezza interna guidata dal generale Lofti al Hariri hanno arrestato alcuni dirigenti della National Oil Corporation (Noc), l’ente petrolifero libico che controlla alcune delle più grandi riserve di petrolio dell’Africa, per aver fornito “medicinali scaduti” a Derna, la città della Libia orientale devastata dalle inondazioni del ciclone “Daniel”. Lo riferisce il quotidiano libico “Al Wasat”, citando una fonte della sicurezza, secondo cui in manette sono finiti anche alcuni consulenti finanziari e legali della Noc. Il 25 settembre, il ministero dell’Interno di Tripoli aveva arrestato Mohammed Husni al Musbahi, direttore dell’ufficio e braccio destro del presidente della Noc, Farhat Bengdara, per presunto abuso di posizione dominante, dopo aver impartito ordini diretti a due società private di fornire medicinali e forniture mediche alle persone nelle aree devastate dalle inondazioni nella Libia orientale. È stato arrestato anche il direttore di una delle due società, che tuttavia non è stata menzionata. Fonti libiche hanno confermato ad “Agenzia Nova” che in manette sono finiti anche Ali al Fitouri, un’altra personalità vicina alla cerchia ristretta del presidente della Noc, e Mohammed Abu Azza, membro del comitato di gestione della Noc.

Jalel Harchaoui, associate fellow presso il Royal United Services Institute, ha scritto su X (ex Twitter) che “alcuni temono che il resto della leadership della Noc possa reagire istituendo un blocco petrolifero (non probabile, ma possibile)”. Contattato da “Agenzia Nova”, Harchauoi ha precisato che lo scandalo mette in profondo imbarazzo Mohammed Shetwan, presidente della Agoco (la controllata della Noc in Cirenaica, la regione della Libia orientale) e capo del Comitato di emergenza della Noc a Derna. L’esperto di Libia aggiunge che Shetwan non è stato arrestato, ma è legato a doppio filo a Saddam Haftar, figlio del generale Khalifa Haftar, il comandate in capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Enl) al potere in Cirenaica. “Lo scandalo si sta avvicinando pericolosamente a Saddam, che a luglio aveva chiesto di sostituire Al Saddiq al Kabir (potente governatore della Banca centrale di Tripoli). Questo potrebbe essere interpretato come un promemoria per Saddam: non pensare di essere potente al punto da plasmare Tripoli. In realtà, è Tripoli a poter modellare il tuo piccolo sistema, e non il contrario”, conclude Harchauoi. Vale la pena ricordare che il presidente della National Oil Company ha riassegnato i consigli di amministrazione delle più importanti sussidiarie del gruppo e promuovendo collaboratori del clan di Haftar.

Il 7 maggio, Bengdara ha cambiato il consiglio di amministrazione di Brega Oil & Gas Marketing Co, che gestisce i terminal Stara, Brega e Al Watania nella Libia orientale, piazzando al vertice Fouad Ali Mohamed Belrahim. Non solo. Faraj al Jaidi, responsabile delle operazioni e delle risorse umane di Brega Oil, è stato invece promosso a direttore finanziario. Entrambi sono considerati vicini a Saddam Haftar. Il 15 marzo, Bengdara ha sollevato dall’incarico il capo dell’Arabian Gulf Oil Co (Agoco) con sede a Bengasi, Salah Abdulkarim Qatrani, nonostante le sue strette relazioni con le autorità dell’est, a seguito di una disputa sui pagamenti effettuati dalla Noc alla società emiratina Bgn International. Bengdara ha quindi chiesto a Mohamed Ben Shatwan, già presidente di Agoco dal 2013 al 2020, di tornare a ricoprire l’incarico.

Quest’ultimo è vicino al generale Haftar dal 2019. Agoco gestisce i grandi giacimenti di Sarir e Messla. I cambiamenti nella gestione delle sussidiarie della Noc sono stati preceduti da ristrutturazioni nelle sussidiarie operanti come joint venture con gruppi stranieri. È il caso di Tripoli, dove Anwar Ali al Shahloul ha sostituito Fathi bin Zahia alla guida di Waha Oil, una joint venture tra la major francese Total Energies e la società statunitense Conoco Phillips. Le strutture di Waha Oil hanno sofferto per la mancanza di manutenzione, ma possono produrre fino a 300 mila barili di petrolio al giorno. Bengdara ha nominato Mohamed al Fantari nell’agosto 2022 come presidente di Sirte Oil Co (SoC), che opera tre concessioni nel bacino di Sirte e altre a Murzug e Ghadames, producendo 90 mila barili al giorno. Con ricavi di 105,5 miliardi di dinari (521 miliardi di dollari) nel 2022, la Noc è di gran lunga la principale fonte di finanziamento dello Stato libico.