Migranti: sbarchi scesi del 67,1 % dall’inizio dell’anno

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 16/03/2024

Sono almeno 6.560 i migranti sbarcati in modo irregolare in Italia dall’inizio dell’anno al 15 marzo, con un calo del 67,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023, quando sulle coste italiane erano arrivate 19.937 persone. È quanto emerge dai dati aggiornati del Viminale, visionati oggi da “Agenzia Nova”, secondo cui quasi due terzi dei migranti totali sbarcati sono partiti dalla Libia. Dall’analisi sui paesi di partenza delle imbarcazioni emerge che, a differenza dello scorso anno, gli arrivi in Italia dalla Libia sono nettamente stati superiori a quelli dalla Tunisia. Infatti, se tra il primo gennaio e il 15 marzo del 2023 erano stati registrati 11.988 arrivi dalla rotta tunisina e 7.071 dalla quella libica, quest’anno sono arrivati dalla Tunisia “solo” 1.658 migranti (- 86,1 per cento), mentre dalla Libia 4.860 (-31,2 per cento). Il calo generale degli arrivi in Italia va inserito in un contesto in cui le finestre di bel tempo – ad oggi il principale fattore che favorisce le partenze – nel Mediterraneo centrale sono state relativamente in questi due mesi e mezzo di 2024.

Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, le partenze dalla costa libica hanno coinvolto quasi esclusivamente la Tripolitania, area occidentale del Paese, in quanto quelle dalla regione della Cirenaica, a est, si sono attestate soltanto a 50. L’esatto opposto dell’inizio del 2023, quanto dalla parte orientale del Paese erano partiti, a sorpresa, più migranti irregolari rispetto alle coste occidentali. Vale la pena sottolineare che le partenze dei migranti dalla Cirenaica verso l’Europa, tuttavia, non sono affatto cessate. Anzi, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sulle isole della Grecia sono arrivati quest’anno già 1.075 migranti, principalmente provenienti da Egitto, Bangladesh e Pakistan, rispetto agli 860 dell’intero 2023. L’impressione, dunque, è che i trafficanti libici abbiano dirottato le partenze dall’Italia verso la Grecia.


Ai quasi cinquemila arrivi in Italia dalla Libia vanno aggiunte le 1.915 persone intercettate e tornate nel Paese nordafricano tra il primo gennaio e il 9 marzo, secondo i dati Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Non sono invece al momento disponibili i numeri degli intercetti delle autorità della Tunisia. Sulla base dei numeri registrati dall’Oim, sono complessivamente 80 i migranti morti nel Mediterraneo centrale e circa 190 quelli dispersi tra l’inizio dell’anno e il 9 marzo. Tra questi ultimi vi sono 60 naufraghi partiti dalla Libia che sarebbero morti di fame e di sete pochi giorni fa. A conferma che la rotta del Mediterraneo centrale resta tra tra le più letali e pericolose al mondo


Tra i paesi di partenza dei migranti giunti quest’anno irregolarmente in Italia figura anche l’Algeria, anche se con numeri decisamente più marginali: dall’inizio del 2024 al 15 marzo sono arrivate dalle coste algerine solo 40 persone, a fronte delle 184 dello stesso periodo del 2023 (-78,2 per cento). Non risultano invece arrivi dalla Turchia, che tra il primo gennaio al 15 marzo dello scorso anno si erano attestati a 694 (-100 per cento). In merito alla nazionalità dichiarata dai migranti al momento del loro sbarco nel 2024, la maggior parte di loro sono del Bangladesh (1.515), della Siria, (1.207) della Tunisia (721), dell’Egitto (641) e del Pakistan (335), lo stesso ordine di Paesi osservato nei primi due mesi e mezzo del 2023