Pubblicato da – il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 18/06/2024
La vicinanza a due Paesi che per la loro posizione geografica risentono più di altri del conflitto in corso da oltre due anni
Massima attenzione da parte dell’Italia ai Paesi sul confine orientale dell’Europa, sempre più al centro della scena geopolitica dopo l’invasione russa dell’Ucraina e fondamentali per il consolidamento europeo. E’ anche per testimoniare questi sentimenti che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà ieri pomeriggio al 19 giugno in visita di Stato in Moldova e Romania. Due Paesi che per la loro posizione geografica risentono più di altri del conflitto in corso da oltre due anni. In particolare, la Moldova vive un momento molto delicato per la contiguità con il conflitto, che ha avuto un impatto notevole per l’afflusso di rifugiati e le evidenti tensioni geopolitiche, che ne hanno fatto un Paese in prima linea in quel contesto. Allo stesso modo, Chisinau deve fare fronte anche ai tentativi di influenze negative da parte di Mosca nei territori russofoni, a cominciare dalla Transnistria – la regione separatista filorussa situata nell’area orientale del Paese – e le attività di disinformazione elettorale. La Moldova è un Paese che, nell’ottica italiana e continentale, va dunque fortemente sostenuto, anche nella prospettiva di adesione all’Unio – ne europea, per cui è stata autorizzata l’apertura dei negoziati. E’ fondamentale per le strategie comunitarie che Chisinau entri nella cerchia dell’allargamento dell’Ue, che comprende anche i Balcani occidentali. In questo quadro, la Moldova vive una fase politica delicata, con le elezioni politiche in programma il prossimo 20 ottobre che rappresentano un test sia per la presidente uscente Maia Sandu, in cerca della riconferma, sia per la prospettiva europea. Infatti, il partito che sostiene la presidente ha chiesto la convocazione di un referendum per inserire in Costituzione il principio del percorso europeo.
Va da sé che si tratterà di uno spartiacque fra il sì o il no all’Europa. La visita del presidente Mattarella, la prima di un capo di Stato italiano, si articolerà su due giorni, il 17 e il 18 giugno. Martedì sarà la giornata degli impegni istituzionali: in mattinata Mattarella sarà accolto al palazzo presidenziale di Chisinau, dove si terranno i colloqui bilaterali con la presidente Sandu e una conferenza stampa congiunta. Il capo dello Stato visiterà anche il palazzo del Parlamento e, una volta terminati i colloqui con il presidente Igor Grosu, deporrà una corona ai piedi del monumento dedicato a Stefano il Grande. Di analogo valore sarà anche la visita in Romania, segnata anch’essa dalla guerra in Ucraina e allo stesso modo alle prese con l’anno elettorale.
In questo senso va considerato il dato delle recenti elezioni europee che dice il governo ha goduto di un forte consolidamento, ottenendo la maggioranza assoluta con le coalizioni di governo. Così come la Moldova, anche la Romania è fortemente impegnata nel percorso europeo e particolarmente coinvolta nel contesto delle problematiche del confine orientale. Oltre che per consolidare il partenariato e la collaborazione fra i due Paesi, la visita sarà l’occasione per un commiato al presidente uscente Klaus Iohannis, presente da anni sulla scena europea e in ottimi rapporti con il nostro capo dello Stato. Senza dimenticare l’importante contributo che la comunità romena in Italia offre al nostro Paese con i suoi cittadini che vivono nel nostro territorio. Il presidente Mattarella arriverà a Bucarest stasera e fra i primi appuntamenti in agenda c’è l’incontro con una selezionata rappresentanza della comunità italiana in Romania. Domani, dopo aver deposto una corona al monumento del Milite ignoto, il capo dello Stato italiano sarà accolto dal presidente Iohannis a Palazzo Cotroceni. Terminati i colloqui privati e allargati alle delegazioni, seguirà la conferenza stampa e la consueta colazione ufficiale.
Prima di ripartire in serata alla volta di Roma, il presidente Mattarella visiterà il Museo nazionale d’arte della Romania e si recherà al palazzo del Parlamento per colloqui con il presidente del Senato, Nicolae Ciuca. Infine, a chiusura della visita, il presidente raggiungerà Palazzo Victoria per un colloquio con il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu.