NON SOLO PETROLIO E GAS, URSO RILANCIA LA COOPERAZIONE INDUSTRIALE CON TRIPOLI

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 22/05/2024

L’Italia rilancia la collaborazione industriale con la Libia puntando sull’energia, le materie prime critiche e la tecnologia green durante la visita a Tripoli del ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso. Il titolare del dicastero di Via Veneto, infatti, si è recato lunedì e ieri in missione nell’ex Jamahiriya di Muhammar Gheddafi nell’ambito del Piano Mattei del governo Meloni per lo sviluppo dell’Africa, firmando un’ambiziosa dichiarazione congiunta con il ministro dell’Industria e dei minerali del Governo di unità nazionale, Ahmed Ali Abouhisa. “Abbiamo posto le basi anche di una più concreta cooperazione sulla politica industriale e produttiva”, ha detto Urso in una dichiarazione ad “Agenzia Nova”. “Abbiamo sottoscritto un accordo per quanto riguarda le materie prime critiche, cioè su quelle materie, su quei minerali e su quelle terre rare che sono fondamentali per realizzare la tecnologia digitale e la tecnologia green, l’economia digitale e l’economia sostenibile su cui la nostra Italia è particolarmente impegnata al fine di fornire all’Europa stessa quella tecnologia necessaria alla duplice transizione ambientale e digitale”, ha spiegato Urso.

“Qui in Libia, accanto allo sviluppo del petrolio e del gas e delle fonti energetiche fossili che sono in questa fase storica assolutamente necessarie per l’Italia e per l’Europa, si può da subito sviluppare quella che è l’energia vera del futuro, cioè l’estrazione mineraria, la lavorazione di minerali che sono fondamentali per le tecnologie green e digitali, su cui insieme costruiremo lo sviluppo dei nostri Paesi”, ha aggiunto il ministro. Una collaborazione a tutto campo, quella tra Italia e Libia, “sia per quanto riguarda l’ampliamento delle forniture del gas dalla Libia in Italia e in Europa, sia per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile qui in Libia che poi potrebbe essere portata in Italia e in Europa attraverso le connessioni elettriche, così come la realizzazione di cavi sottomarini a fibre ottiche che dalla Libia, alla Sicilia, all’Europa potrebbero contribuire alla trasmissione di dati”, ha spiegato ancora Urso. L’intesa con Libia potrebbe rivelarsi strategica e fondamentale in vista del nuovo quadro finanziario pluriennale che dovrà varare la prossima Commissione europea. Basti pensare al successo del progetto Elmed, il “ponte energetico” tra Italia e Tunisia, co-finanziato con 307 milioni di euro dalla Commissione europea tramite il programma di finanziamento “Connecting Europe Facility”. Non a caso, il ministro Urso – che la prossima settimana sarà in visita a Tunisi – ha menzionato la possibilità di realizzare un cavo elettrico sottomarino Libia-Italia, ma anche un cavo internet in fibra ottica tra le due sponde del Mediterraneo.

A tal riguardo, è opportuno ricordare la firma, nel giugno del 2023, del protocollo d’intesa tra Sparkle (Tim) e la Libya postal telecommunication and technology holding company (“Lptic”) realizzazione di una nuova infrastruttura che colleghi diverse città della Libia alla Sicilia. Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, il progetto prevede, in particolare, l’estensione di quattro collegamenti in Libia: due in Tripolitania e due in Cirenaica, rispettivamente a Tripoli, Misurata per l’ovest; Bengasi e Derna per l’est. Parlando alla Conferenza internazionale sull’utilizzo delle materie prime al Corinthia Hotel di Tripoli, il titolare del Mimit ha spiegato che le aziende dell’Italia possono dare “un prezioso contributo” al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia rinnovabile della Libia, delineati dalla strategia nazionale libica 2023-2030. “Con la presenza dell’Eni, che sviluppa la produzione e la commercializzazione del petrolio e del gas, il vostro Paese può affermare la sua leadership come hub energetico del Mediterraneo e dell’Africa settentrionale.

Ma è chiaro a tutti che quello che si è realizzato e che occorre rafforzare nel settore del gas e del petrolio lo si può fare ancora più nel settore minerario e dell’energia rinnovabile in questa fase storica dell’Italia, dell’Europa, della Libia e del Mediterraneo”, ha detto Urso. L’Italia, ha aggiunto il ministro Urso, sta diventando leader mondiale nella produzione di pannelli solari di ultima generazione con la fabbrica del gruppo Enel 3Sun Gigafactory a Catania, in Sicilia. “Sarà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa, producendo pannelli fotovoltaici bifacciali ad altissima prestazione, con una capacità produttiva di 3 gigawatt all’anno e una tecnologia all’avanguardia unica al mondo. E la Libia ha necessità di sviluppare una infrastruttura dedicata per il trasporto e l’esportazione di energia da fonti rinnovabili. Anche in questo campo l’Italia sosterrà i piani e i progetti libici per la realizzazione delle interconnessioni con Europa per il trasporto di elettricità da fonti rinnovabili”, ha detto ancora Urso.