ROMANIA-ITALIA, MATTARELLA: «RAPPORTI ECONOMICI ECCELLENTI»

Pubblicato da – Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 20/06/2024

L’interscambio è arrivato a 20 miliardi. Dal sostegno all’Ucraina, alla necessità di completare il processo di allargamento dell’Unione europea e di rendere pienamente operativo il trattato di Schengen per la Romania stessa, eliminando anche le ultime frontiere terresti. Per il nostro Presidente della Repubblica «Bucarest è un partner imprescindibile sia sul piano bilaterale sia per quello delle relazioni internazionali»

Piena convergenza di vedute sui grandi dossier internazionali tra Italia e Romania. Dal sostegno all’Ucraina, alla necessità di completare il processo di allargamento dell’Unione europea e di rendere pienamente operativo il trattato di Schengen per la Romania stessa, eliminando anche le ultime frontiere terresti.

La visita di Stato del presidente Sergio Mattarella a Bucarest è stata l’occasione per dare ulteriore impulso alla collaborazione fra i due Paesi e rafforzare l’amicizia fra due popoli con radici culturali comuni, ma anche per volgere lo sguardo alle grandi questioni europee. Non ultima le trattative, non certo facili, per la composizione degli organi istituzionali che governeranno l’Ue nei prossimi cinque anni. E su questo – pur non entrando nel merito perché “abitualmente non commento i risultati elettorali. In Italia il mio ruolo è di assoluta imparzialità e poi la coscienza democratica impone di rispettare sempre il voto” – il capo dello Stato ha usato parole chiare: “l’Unione ha decisioni importanti da assumere, sulla politica internazionale, sulla difesa economica, il lavoro, e mi auguro” che la soluzione che darà vita ai vertici “esprima, garantisca e promuova serenità nei rapporti, non fratture e rivalità che renderebbero difficile affrontare i problemi rilevanti”.

Detto questo, e posto che la questione “riguarda il governo”, il presidente ha ricordato come vi sia un carattere “irrinunciabile dell’Ue” nato da un patto di “pace e democrazia e da alcuni valori che sono lo stato di diritto, la coesione sociale, la dignità di ogni persona e la volontà di accrescimento sociale”. Dunque “chiunque ne faccia parte deve averle sempre come rifermento”. Concetto sposato anche dal presidente della Romania, Klaus Iohannis, fermamente convinto che il progetto più importante sia quello dell’Unione: “E’ il nostro destino e il nostro futuro” e se verranno rafforzati i principi di solidarietà e coesione interna l’Ue “rafforzerà la propria posizione nel mondo”.

Così come è necessario, alla luce del conflitto in Ucraina, rafforzare “il ruolo della Nato per prevenire qualsiasi guerra” e garantire la sicurezza interna del continente. Ma sul futuro della Nato Iohannis ha lasciato qualche incertezza visto che ieri non ha chiarito se la Romania sosterrà o meno Mark Rutte per il ruolo di segretario generale: “Domani (oggi, ndr) i media saranno informati”, ha chiosato. Di certo Romania e Italia concordano sulla necessità di sostenere l’Ucraina perché, come ribadito dal presidente Mattarella, bisogna “difendere la sovranità dell’Ucraina e le regole internazionali: dalla resistenza ucraina passa la sicurezza dell’intera Europa”. Identità di vedute e vicinanza che il capo dello Stato ha manifestato anche nel richiedere in maniera sollecita al Consiglio europeo di rimuovere anche i controlli terresti con la Romani, affinché Bucarest possa entrare pienamente nel trattato di Schengen. Decisione che, inevitabilmente, favorirà gli interscambi con la Romania, che per l’Italia è “un partner imprescindibile: i nostri rapporti economici sono eccellenti e crescenti: l’interscambio è arrivato a 20 miliardi e pensiamo di poterlo intensificare”, ha auspicato il presidente Mattarella.