GAZA: ATTACCHI CONCENTRICI ISRAELIANI DA CIELO E TERRA CONTRO LA STRISCIA

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 12/12/2023

Le parti in conflitto hanno aggiornato il bilancio dei morti e dei feriti. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che 18.205 palestinesi sono morti dall’inizio del conflitto, mentre il numero dei feriti è salito a 49.645. Da parte loro, le Idf hanno reso noto che i militari israeliani uccisi dall’inizio delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza sono 104, mentre i feriti sono 582

Proseguono le operazioni militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza, con attacchi aerei nella parte centrale e settentrionale e combattimenti a terra nella zona meridionale dell’enclave palestinese. I riservisti della Brigata Gerusalemme delle Idf hanno sventato un tentativo di Hamas di attaccare la loro postazione nella Striscia. Nel frattempo le parti in conflitto hanno aggiornato il bilancio dei morti e dei feriti. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che 18.205 palestinesi sono morti dall’inizio del conflitto, mentre il numero dei feriti è salito a 49.645.

Da parte loro, le Idf hanno reso noto che i militari israeliani uccisi dall’inizio delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza sono 104, mentre i feriti sono 582. Per ciò che riguarda il fronte settentrionale al confine con il Libano, dove proseguono gli scontri tra Israele e il partito sciita filo-iraniano Hezbollah, il quotidiano “L’Orient Le Jour” ha reso noto che sono circa cento i miliziani del movimento uccisi dall’inizio del conflitto.

Israele ha deciso di stanziare 18 miliardi di shekel israeliani (4,51 miliardi di euro) per la ricostruzione delle comunità al confine con la Striscia di Gaza, distrutte dall’attacco di Hamas del 7 ottobre. Dallo Stato ebraico sono arrivate anche alcune dichiarazioni del primo ministro, Benjamin Netanyahu, che ha affermato che per Hamas è “l’inizio della fine”, dopo la resa di una decina dei suoi membri. Il premier si è espresso inoltre sulla questione del futuro governo della Striscia di Gaza, ribadendo il suo rifiuto ad affidarne la responsabilità all’Autorità nazionale palestinese (Anp). “La differenza tra Hamas e l’Autorità nazionale palestinese è che Hamas vuole distruggerci qui e adesso, mentre l’Anp lo vuole fare in diverse fasi”, avrebbe detto Netanyahu durante una riunione a porte chiuse della commissione Esteri e Difesa del parlamento, secondo delle indiscrezioni dei media.

I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania – Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock – dopo il documento comune su Hamas hanno firmato una lettera congiunta indirizzata all’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, per sostenere la sua proposta di creare un regime sanzionatorio contro i dirigenti del movimento islamista palestinese in solidarietà a Israele e per contrastare le operazioni terroristiche del gruppo. In risposta agli attacchi di Hamas “è importante che l’Unione europea prenda tutte le misure necessarie contro” Hamas e i suoi militanti “attraverso un’azione concreta per evitare che simili atti avvengano nuovamente”, si legge nella lettera. “Questo implica un impegno europeo più forte”, continua il messaggio, dove si sottolinea l’importanza di eliminare le “infrastrutture di Hamas” e il suo “sostegno finanziario”, “isolando e delegittimizzando a livello internazionale” il movimento.