Ucraina, Zelensky non si fida del suo Capo di stato maggiore

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 05/12/2023

Lo riferisce il portale web “Ukrayinska Pravda” che cita proprie fonti di informazione

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky comunica con alcuni comandanti delle Forze armate ucraine aggirando il capo di Stato maggiore Valery Zaluzhny. Lo riferisce il portale web “Ukrayinska Pravda” che cita proprie fonti. “A volte si ha l’impressione che Zelensky abbia due tipi di Forze armate: quelle ‘buone’, che sono guidate da (comandante delle Forze di terra ucraine Alexander) Syrsky e altri suoi favoriti, e quelle ‘cattive’, che sono subordinate a Zaluzhny. Ciò demotiva notevolmente il capo di Stato maggiore e, soprattutto, interferisce con il comando delle Forze armate”, riferisce il sito web d’informazione, secondo cui Zelensky avrebbe effettivamente creato dei binari paralleli per la comunicazione con i comandanti di vari rami delle Forze armate, in particolare con Syrsky o il comandante dell’Ae ronautica Nikolai Oleshchuk.

Tali “rapporto diretti”, secondo la fonte di “Ukrayinska Pravda”, destabilizzano il lavoro del comandante in capo delle Forze armate, che apprende alcune informazioni dai suoi subordinati formali solo successivamente o, addirittura, non ne viene addirittura a conoscenza. “Il livello di tensione tra il presidente e il comandante in capo delle Forze armate è aumentato soprattutto dopo l’inizio della controffensiva nel sud. L’ufficio presidenziale ordina regolarmente dettagli sull’umore politico degli ucraini, e gli indicatori a favore di Zaluzhny sono in costante crescita e aumento.

L’altro giorno, uno dei canali Telegram dell’ufficio presidenziale ha mostrato le valutazioni politiche, in cui Zelensky al primo turno otterrebbe circa il 47 per cento dei voti. Il punto principale, tuttavia, non è se il presidente in carica arriverà al secondo turno con il generale Zaluzhny, ma che Zelensky potrebbe non vincere questo secondo turno”, ha sottolineato la fonte di “Ukrayinska Pravda”. I dissidi fra il presidente e il capo di Stato maggiore si inseriscono nel più complesso scenario del conflitto, che da tempo versa in una fase di stallo e potrebbe, quindi, a un certo punto imporre la ripresa dei negoziati fra Kiev e Mosca. Dopo la decisione di sospendere le elezioni presidenziali, Zelensky la scorsa settimana ha rilasciato alcune dichiarazioni apparentemente in controtendenza con il divieto di tenere dei colloqui con la Russia – una legge che lui stesso ha fatto approvare – sino a quando Vladimir Putin sarà al potere.

Le parole di Zelensky sembrano indicare che il presidente non sarebbe disposto a cedere la Crimea ai russi – la penisola rappresenta il perno decisivo per il controllo del traffico commerciale nel Mar Nero – ma anche che potrebbe accettare l’annessione del Donbass da parte della Russia: questa chiave di lettura potrebbe essere un messaggio che il presidente ucraino vuole inviare per far sapere che potrebbe non essere necessario un “suo passo indietro” nel caso in cui si apra una finestra di opportunità per la ripresa dei negoziati di pace. La scorsa settimana il portale web “Strana”, citando proprie fonti, ha riferito che l’ufficio presidenziale avrebbe disposto che i governatori regionali “interrompano qualsiasi comunicazione” con il capo di Stato maggiore delle Forze armate ucraine. Obiettivo di questa misura “restrittiva” sarebbe evitare che “le élite regionali creino entusiasmo” intorno alla figura di Zaluzhny. “Strana” ha definito l’operato dell’ufficio di Zelensky come una serie di “attività volte a distruggere un potenziale concorrente”. “Strana” in Ucraina è considerato un media dell’opposizione e tendenzialmente filorusso, e nel 2021 è stato bloccato dalle autorità ucraine con l’accusa di aver svolto attività di propaganda a favore di Mosca.

Continua tuttavia ad operare attraverso sistemi alternativi e sviluppando alcuni dei suoi canali social e su Youtube. È giusto ricordare, tuttavia, che in seguito all’invasione del Paese iniziata il 24 febbraio del 2022, anche in Russia il portale web del quotidiano è stato oscurato, date le sue posizioni critiche nei confronti del Cremlino. Da settimane diversi media riferiscono dello scontro interno fra Zelensky e Zaluzhny. Un articolo pubblicato ieri dal settimanale britannico “The Economist” riferisce che i rapporti tra i due sarebbero pessimi. Inoltre, la recente intervista rilasciata da Zaluzhny proprio al “The Economist”, durante la quale il generale ha dichiarato che la guerra in Ucraina versa in una fase di stallo, avrebbe acuito lo scontro fra i due. Il settimanale britannico, infatti, ricorda che dopo la pubblicazione dell’intervista, Zelensky ha rimproverato pubblicamente il generale, inviandogli un chiaro avvertimento, ovvero “di attenersi agli affari militari piuttosto che fare politica”. In precedenza, numerosi media ucraini e occidentali avevano scritto di un possibile conflitto tra Zelensky e Zaluzhny.

Una fonte governativa di alto livello del “The Economist” ha riferito che il conflitto fra i due sarebbe il risultato “prevedibile” della fase di stallo in cui versa la controffensiva ucraina, che “non è andata secondo i piani”. Secondo la fonte, Zaluzhny forse non è stato saggio a contraddire le posizioni pubbliche più ottimistiche del suo presidente, prendendosi una libertà che del resto pochi all’interno del governo potrebbero permettersi. Ora quindi, ha proseguito la fonte del settimanale britannico, sarebbe in corso un tentativo di stabilire chi sia il responsabile del fallimento militare. “I politici dicono che i loro generali sono dei cretini addestrati dai sovietici. E i generali dicono che i politici sono degli idioti che interferiscono negli affari militari. La vittoria ha molti padri, ma nessuno vuole essere genitore di una fase di stallo”, ha riferito la fonte. Recentemente il quotidiano statunitense “Washington Post” ha notato che Zaluzhny, popolare tra i suoi concittadini, potrebbe rappresentare una minaccia per Zelensky se decidesse di iniziare una carriera politica. Zaluzhny non ha espresso ufficialmente alcuna ambizione politica, ma per “The Economist” questo non significa che il generale non rappresenti un potenziale avversario per il presidente. Quest’ultimo, un attore comico fino al 2019, sa quanto velocemente la società ucraina possa creare e distruggere i suoi leader. Alcuni sondaggi interni visionati dal settimanale britannico suggeriscono che il presidente, sino a poco tempo fa indicato come unico baluardo per il suo ruolo nella difesa del Paese, è stato offuscato dagli scandali di corruzione nel suo governo. I dati, che risalgono a metà novembre, mostrano che la fiducia nel presidente è scesa al 32 per cento, meno della metà di quella del generale Zaluzhny (70 per cento). Inoltre, anche il direttore dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, può contare su valutazioni migliori del presidente (45 per cento).