Younes a Dabaiba: «Le informazioni sul conto di Orlando non erano fondate»

Pubblicato da Quotidiano della Calabria – L’Altravoce dell’ Italia – 05/09/2023

IL CASO DEL GRADIMENTO DELLA LIBIA ALLA NOMINA DEL DIPLOMATICO ITALIANO

Il gradimento della Libia alla nomina del diplomatico italiano Nicola Orlando ad ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Unione europea in Libia è stato sbloccato dopo che l’ambasciatore libico a Roma, Muhannad Younes, ha informato il primo ministro del Governo di unità nazionale (Gun), Abdulhamid Dabaiba, che le informazioni sul conto di Orlando “non erano fondate”.

Lo ha riferito lo stesso diplomatico libico in una nota ricevuta da “Agenzia Nova”. “Per questo il ministero degli Esteri libico ha mandato una nota verbale all’Ue ieri, con- fermando il gradimento e spiegando che la prima nota verbale in cui rifiutava la nomina era basata su informazioni non fondate”, aggiunge l’ambasciatore libico. Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, le informazioni “errate” riguardanti Orlando – non rivelate ufficialmente – si riferiscono a una presunta vicinanza del diplomatico italiano all’est della Libia dominato da Khalifa Haftar, comandante in capo dell’Esercito nazionale libico (Lna).

È falso anche che il diplomatico italiano non fosse un candidato dell’Italia: non solo la delegazione europea a Tripoli era stata individuata come “strategica” per la politica estera italiana, ma Orlando era stato incoraggiato a candidarsi e sostenuto attivamente attraverso la rappresentanza italiana a Bruxelles e il segretario generale della Farnesina lungo tutto il processo di selezione. Secondo quanto si apprende, inoltre, l’ambasciatore libico a Roma Younes ha avvisato Dabaiba che il caso stava danneggiando i rapporti con il governo dell’Italia, che è il principale partner di Tripoli in una fase in cui il premier è molto isolato, anche a causa della questione israeliana. Vale la pena ricordare che Dabaiba ricopre ad oggi l’incarico di ministro degli Esteri “ad interim” dopo la rimozione di Najla el Mangoush a seguito dell’incontro di quest’ultima con il capo della diplomazia di Israele, Eli Cohen, tenuto a Roma il 23 agosto scorso.

La fuga di notizie sul colloquio informale, coperto da riserbo, ha scatenato polemiche e proteste contro Mangoush e Dabaiba in tutta la Libia. La scorsa settimana, il premier aveva temporaneamente affidato l’incarico di capo della diplomazia a Fattehalla Elzini, ministro della Gioventù, il quale però avrebbe declinato. Dabaiba, peraltro, ricopre anche il ruolo di ministro della Difesa provvisorio sin dal suo insediamento. Intanto Nabila Massrali, portavoce Commissione Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, non ha confermato né smentito le notizie relative alla designazione per lo stesso incarico del francese Patrick Simonnet, già ambasciatore europeo in Arabia Saudita, Bahrein e Oman, secondo classificato nella graduatoria di Bruxelles: “Possiamo confermare – ha detto Massrali a “Nova” venerdì primo settembre – che l’ambasciatore Jose Sabadell termina, come previsto, il suo incarico in Libia, al termine del suo regolare periodo di servizio.

Pubblicheremo le nomine dei nostri ambasciatori quando tutte le procedure saranno completate, verrà concesso il gradimento e l’ambasciatore designato sarà pronto a partire per assumere l’incari- co”. Classe 1975, in carriera diplomatica dal 2001, Orlando è stato viceambasciatore a Tripoli dal 2017 al 2019, quando la rappresentanza diplomatica italiana era guidata da Giuseppe Perrone, oggi ambasciatore in Iran, ed è stato nominato nel maggio del 2021 inviato speciale della Farnesina per la Libia dall’ex ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. La nomina di Orlando a nuovo ambasciatore dell’Ue in Libia al posto dello spagnolo Sabadell era stata comunicata dall’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione, Josep Borrell, lo scorso mese di aprile.