Germania e Qatar tra il sostegno a Israele e la necessità di rapporti con Doha

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 13/10/2023

Ieri il cancelliere Olaf Scholz ha incontrato a Berlino l’emiro Al Thani: l’incontro era programmato già da tempo

Non deve essere stata una giornata facile quella odierna per il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, stretto tra le dimostrazioni di incrollabile sostegno della Germania a Israele attaccato dal movimento islamista palestinese Hamas e la necessità di mantenere rapporti cordiali con il Qatar, il cui emiro Tamim bin Hamad al Thani ha incontrato ieri a Berlino. Programmata da tempo, la visita di quello che l’emittente radiotelevisiva “Ard” descrive come un “ospite spinoso” è stata accompagnata da accese polemiche, tanto nella politica quanto sui mezzi informazione. Per esempio, il quotidiano “Bild” ha definito Al Thani “il principale sponsor del terrorismo” di Hamas, evidenziando come il Qatar verserebbe al gruppo che controlla la Striscia di Gaza 30 milioni di dollari al mese. Inoltre, nell’emirato vivono i capi di Hamas, Ismail Haniyeh e Khaled Meshaal. A Scholz è stato quindi chiesto di dimostrare fermezza nei colloqui con Al Thani. Tutta via, il contenuto della conversa zione non è noto, poiché l’incontro si è svolto a porte chiuse e senza una conferenza stampa. Secondo le anticipazioni, il cancelliere e l’emiro avrebbero discusso di energia e della crisi in Medio Oriente. Per la Germania, il Qatar svolge un ruolo centrale in entrambe le questioni. Da un lato, vi è l’accordo concluso dai due Paesi a Doha a marzo scorso, con cui l’emirato si è impegnato a fornire alla Repubblica federale tedesca fino a due milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (Gnl) all’anno per 15 anni dal 2026. Dall’altro, vi è l’offerta di Al Thani di mediare tra Hamas e Israele per la cessazione delle ostilità e la liberazione degli ostaggi presi dal movimento palestinese durante l’attacco contro lo Stato ebraico, tra cui figurerebbero almeno cinque tedeschi.

In questo intreccio, Scholz si è mosso unendo le dichiarazioni di fermo e sincero sostegno a Israele al riconoscimento del ruolo del Qatar in Medio Oriente. In questo modo, il capo del governo federale ha lasciato intendere che ha consapevolezza sia della vicinanza del Paese del Golfo Persico ad Hamas sia della necessità di mantenere rapporti positivi con l’Emirato, tanto per la regione quanto per la Germania. Durante l’informativa sul conflitto tra Israele e il movimento palestinese di Gaza che ha tenuto oggi al Bundestag, prima di ricevere Al Thani, il cancelliere ha affermato che è necessario evitare “un incendio in Medio Oriente” con ripercussioni “dall’Africa allo Yemen”. Per impedire tale conflagrazione, che potrebbe favorire lo Stato islamico, la Germania “d’accordo con Israele” è in con tatto con Turchia, Egitto, Giordania e “anche con il Qatar”. Per Scholz, infatti, sarebbe “irresponsabile non utilizzare tutti i canali che possono aiutare in questa situazione”. Si tratta di un messaggio rivolto a quanti criticano i rapporti della Germania sia con il Qatar sia con Egitto e Turchia. In settori della politica e dell’opinione pubblica tedesca queste relazioni sono viste con scetticismo quando non con aperta opposizione, date le accuse di violazioni dei diritti umani e sostegno al terrorismo rivolte ai tre Paesi. A ogni modo, una posizione analoga a quella di Scholz sulla necessità del Qatar nell’attuale situazione in Medio Oriente è stata espressa dal ministero degli Esteri tedesco, la cui titolare Annalena Baerbock ha incontra to oggi Al Thani a Berlino. In un messaggio pubblicato su X in occasione del colloquio, il dicastero ha scritto che il Qatar è “un importante attore e mediatore” in Medio Oriente, dove “il terrore” scatenato da Hamas contro Israele “può destabilizzare l’intera regione”. Pertanto, “ora tutti i canali di comunicazione sono preziosi”.

In precedenza, Baerbock aveva mostrato toni più decisi, dichiarando che il governo tedesco non accetta “alcun sostegno al terrorismo”. L’esponente dei Verdi aveva, inoltre, evidenziato come il governo federale avesse comunicato “molto chiaramente al Qatar, tra gli altri, che ora hanno la responsabilità di opporsi in maniera inequivocabile al brutale terrore” di Hamas conto Israele. La questione sarebbe stata tra i temi al centro dei colloqui con Al Thani a Berlino. Allo stesso tempo, Baerbock aveva esortato il Qatar a esercitare la propria in fluenza su Hamas affinché il movimento palestinese ponesse fine alle ostilità contro Israele e liberasse gli ostaggi tedeschi. Inter vistato da “Ard”, Scholz aveva inviato indirettamente un messaggio ad Al Thani prima di incontrarlo, sottolineando che “tutti” devono usare la propria influenza sul gruppo guidato da Haniyeh e Meshaal “affinché si fermi” nell’attacco contro lo Stato ebraico.

Le affermazioni di Scholz e Baerbock non sono state sufficienti a placare le polemiche per l’arrivo di Al Thani a Berlino. Per il segretario generale dell’Unione cristiano democratica (Cdu), Carsten Linnemann, l’incontro tra il cancelliere e l’emiro è stato “un segnale completamente sbagliato”. Per l’esponente del principale partito di opposizione al Bundestag, infatti, “un ospite del genere di questi tempi è un’assurdità”. A sua volta, Juergen Hardt, deputato cristiano democratico al parlamento federale, ha osservato: “Accogliere l’emiro del Qatar ha senso soltanto se il cancelliere coglie l’occasione per chiarirgli che ora deve voltare le spalle Hamas e al terrorismo, che deve volgersi verso l’Occidente libero e più civilizzato”. Le critiche alla visita di Al Thani a Berlino non sono mancate neanche nella maggioranza. Deputato del Par tito liberaldemocratico (Fdp) al Bundestag, Frank Mueller Rosentritt ha definito “una mo struosa farsa” l’accoglienza del l’emiro nella capitale della Ger mania, “a così breve distanza di tempo dal peggior massacro di ebrei dopo la Shoah”. Mueller Rosentritt ha poi sottolineato come Hamas sia “controllato” dal Qatar, da cui riceve “finanzia menti per centinaia di milioni di dollari”. Secondo l’esponente del la Fdp, “tutto ciò che suona come terrorismo islamico ha un legame” con l’emirato. Pertanto, Al Thani “deve immediatamente interrompere i pagamenti e porre fine al sostegno ad Hamas”.

Altri due deputati liberal democratici hanno, infine, chiesto la sospensione dell’accordo sul Gnl tra Germania e Qatar. La porta voce per la politica energetica del gruppo della Fdp al Bundestag, Michael Kruse, ha dichiarato che l’intesa tra Berlino e Doha deve essere “immediatamente congelata” perché potrebbe dar luogo a finanziamenti indiretti destinati ad Hamas. Sulla questione è intervenuto il vicecapogruppo della Fdp al parlamento federale, Michael Link, affermando che “il Qatar lavora a stretto contatto con organizzazioni altamente pericolose”. In particolare, l’emirato è “sostenitore del gruppo islamista radicale Hamas” e ne ospita i capi, Haniyeh e Meshaal. Per tanto, secondo Link, “sarebbe opportuno sfruttare maggiormente le riserve di gas della Germania invece di stipulare contratti di fornitura” di Gnl con “partner inaffidabili come il Qatar”.