TAJANI IN ISRAELE E GIORDANIA L’IMPEGNO DELL’ITALIA PER LA PACE

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 14/10/2023

Il titolare della Farnesina ha incontrato i familiari dei tre italiani che mancano all’appello, marito e moglie e un giovane che partecipava al rave

’Italia è attivamente impegnata per evitare una escalation di tensione in Medio Oriente, in seguito all’attacco a Israele da parte di Hamas sabato 7 ottobre, costato la vita a oltre 1.300 persone, e ai bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, dove ci sono stati 1.800 morti. Dopo la visita in Egitto di mercoledì 11 ottobre, il titolare della Farnesina si è recato a Tel Aviv, in Israele, e ad Amman, in Giordania. “Noi vogliamo la pace, siamo per due popoli due Stati”, ha detto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, durante la conferenza stampa a Tel Aviv, dopo aver incontrato l’omologo israeliano, Eli Cohen, e il presidente di Israele, Isaac Herzog. “L’Italia ci tiene a essere portatrice di pace. Ho ribadito queste idee al presidente Herzog”, ha proseguito.

Il titolare della Farnesina ha aggiunto: “Ho ricevuto apprezzamento per il ruolo dell’Italia, Paese amico di Israele e che ne difende l’integrità territoriale”. L’Italia sta cercando il dialogo con i Paesi arabi affinché “si facciano portavoce e possano convincere Hamas a evacuare donne, bambini e anziani”, ha dichiarato Tajani da Amman. Le iniziative diplomatiche si stanno susseguendo in questi giorni e hanno tutte come obiettivo quello di far tacere le armi e preservare la sicurezza dei civili, evitando di estendere il conflitto ad altri attori regionali, in primis il movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah, i cui vertici ieri hanno incontrato il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amirabdollahian. Per giungere a una de-escalation in Medio Oriente “vi sono tante iniziative. Bisogna vedere se Hamas intende rispondere positivamente. Mi pare che abbia risposto negativamente all’Egitto, dimostrando che Hamas vuole la guerra e vuole farsi scudo della popolazione palestinese”, ha affermato il ministro Tajani. “

La guerra è un momento duro per la popolazione civile, come lo è in Ucraina. Bisogna lavorare per la pace”, ha proseguito, indicando la necessità di fare in modo che “la popolazione civile che non c’entra con Hamas non paghi” per colpa di questo movimento “le conseguenze amare”. Il movimento islamista palestinese Hamas è come lo Stato islamico (Is), come le SS naziste (organizzazione paramilitare del Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, attiva dal 1925 al 1945), come la polizia segreta di Stato tedesca (Gestapo), “fanno le stesse cose, sono terroristi e assassini”, ha affermato il titolare della Farnesina, che durante la sua permanenza in Israele ha visitato luoghi devastati dall’attacco. “Non ci sono parole”, ha affermato Tajani, dopo “aver visto immagini drammatiche, scene che nessuno vorrebbe mai vedere. Uomini che si comportavano peggio dei criminali”. Per Tajani, “Israele ha diritto a difendersi e mi auguro che la reazione sia proporzionale all’attacco subito” da Israele. A Tel Aviv, Tajani ha ribadito la solidarietà dell’Italia e l’impegno per la difesa dell’integrità di Israele e del diritto a esistere: “Nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica”. Da Tel Aviv, il capo della diplomazia ha messo in guardia anche dall’estensione del conflitto in corso tra Israele e Hamas, in particolare sul fronte settentrionale, al confine con il Libano. Un attacco di Hezbollah a Israele “sarebbe una terribile iniziativa, destinata a infiammare l’intero Medio Oriente”, ha detto il ministro Tajani. “Credo sia giusto che Hezbollah rimanga dentro i confini del Libano”, ha aggiunto. Infine, Tajani ha ricevuto l’appello di tanti cristiani della Striscia di Gaza “preoccupati per quello che potrà accadere” e di aver parlato della questione anche con il patriarca di Gerusalemme dei latini, monsignor Pierbattista Pizzaballa. Durante la visita in Israele, il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, ha incontrato i familiari dei tre italiani che mancano all’appello, marito e moglie e un giovane che partecipava al rave. “Il governo italiano sta facendo il massimo. E’ la nostra priorità”, ha affermato Tajani da Tel Aviv.