Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 10/01/2024
L’Italia guarda al settore dei minerali critici con molta attenzione e nel programma della corrente presidenza G7 è previsto un focus su questo tema. La posizione geografica dell’Italia la rende pronta a diventare un hub nel Mediterraneo per favorire una transizione energetica sicura e sostenibile. E’ questo il messaggio lanciato dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo alla sessione ministeriale di apertura del Forum sui minerali del futuro (Fmf) in corso a Riad, in Arabia Saudita. “Sono qui per confermare la forte attenzione con la quale l’Italia guarda al settore delle materie prime critiche su cui annuncio che ci sarà un focus anche nel programma della nostra Presidenza G7 appena iniziata”, ha affermato nel suo intervento.
Pichetto ha aggiunto: “È vero che stiamo parlando dei minerali del futuro, ma in questo settore strategico il futuro è già oggi. Per questo sosteniamo con convinzione iniziative come che servono a costruire una cornice internazionale di riferimento sulle materie prime critiche e strategiche che sia integrata e sostenibile”. A Riad, dove si sono riuniti rappresentanti provenienti da più di 77 Paesi per discutere delle sfide nel settore minerario e dei metalli, il ministro Pichetto ha sottolineato che “l’industria italiana ragiona da sempre secondo la logica delle macro-regioni e delle catene del valore che permettono di unire competenze, incontro tra domanda e offerta perseguendo – attraverso partnership strategiche – gli obiettivi industriali, sociali e di decarbonizzazione che abbiamo condiviso anche poche settimane fa alla Cop28 dove tutti i Paesi hanno riconosciuto il ruolo chiave delle tecnologie pulite e a basse emissioni, tra cui rinnovabili, idrogeno e Ccs (cattura stoccaggio CO2)”.
Centrale il ruolo che potrà avere l’Italia nel futuro del settore. Al riguardo, Pichetto ha affermato: “Anche grazie all’azione del Governo italiano, il nostro Paese è pronto ad essere l’hub del Mediterraneo, ponendosi come ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente per favorire una transizione energetica sicura e sostenibile”. Nel suo intervento il ministro dell’Ambiente ha ricordato come l’Italia sia da sempre culla di scienza, tecnologia e capacità industriale “e anche in questa prospettiva vogliamo caratterizzare la nostra partecipazione a questo Forum, pronti a lavorare in stretta collaborazione con il settore privato, promuovendo nelle regioni produttrici di minerali critici la creazione di catene di approvvigionamento circolari, sicure e sostenibili”. “L’Italia è leader anche nel gestire in modo integrato estrazione ed economia circolare.
Ad esempio – ha proseguito -, per quanto riguarda l’alluminio, il tasso di riciclo in Italia è circa del 74 per cento degli imballaggi, dato tra i più alti al mondo”. Infine, Pichetto ha ricordato il progetto finanziato dal Governo italiano nel quadro del programma europeo RePower, che mette a disposizione un finanziamento per rafforzare la ricerca e creare un hub tecnologico nazionale di eccellenza su economia circolare, ecodesign e urban mining che si affianca alle attività del Servizio geologico nazionale – Ispra. “Per questo motivo i nostri enti di ricerca pubblici parteciperanno attivamente alle iniziative di questo Forum contribuendo alla creazione di partneriati strategici, anche attraverso la condivisione di esperienze e competenze”, ha concluso. Nei prossimi giorni proseguirà a Riad il Future Minerals Forum 2023, incentrato quest’anno sulla promozione di una catena di approvvigionamento di minerali verde, sull’idrogeno e sulle fonti di energia rinnovabile.