L’Ue rivede la cooperazione con la Turchia per la stabilità mediterranea

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 30/11/2023

Rafforzare il partenariato tra l’Unione europea e la Turchia, riallacciare i fili sulle questioni ancora aperte e garantire la stabilità del Mediterraneo orientale. Sono questi gli obiettivi alla base della relazione presentata dall’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, insieme al commissario all’Allargamento Oliver Varhelyi in un punto stampa a Bruxelles. La Commissione europea e l’Alto rappresentante hanno infatti approvato una comunicazione congiunta sulla situazione delle relazioni politiche, economiche e commerciali tra l’Ue e la Turchia, dando così seguito alla richiesta emersa durante il Consiglio europeo dello scorso giugno.

La comunicazione odierna aggiorna quella presentata nel marzo 2021 e “delinea la situazione delle relazioni in settori chiave, formulando raccomandazioni volte a far progredire i rapporti in modo strategico e lungimirante” in un contesto geopolitico in rapida evoluzione. “Per noi la Turchia è un partner molto importante e questa valutazione venne già fatta nella primavera 2021, in un periodo turbolento per le nostre relazioni”, ha dichiarato Borrell all’avvio del punto stampa. La massima priorità dell’Ue, ha ancora precisato l’Alto rappresentante, è garantire la sicurezza e la stabilità nel Mediterraneo orientale.

“La necessità dell’Ue di rafforzare la propria sicurezza ha certamente un impatto nelle relazioni con la Turchia, partner chiave e candidato all’adesione”, ha osservato Borrell. “Riaffermiamo la determinazione a fare ricorso agli strumenti a nostra disposizione per tutelare i nostri interessi e la stabilità regionale. Garantire un ambiente sicuro nel Mediterraneo orientale è un obiettivo strategico”, ha aggiunto l’Alto rappresentante sottolineando la necessità di un impegno maggiore nella questione cipriota e nei rapporti di vicinato tra Turchia e Grecia. Proprio sulla questione cipriota si sono concentrate le domande dei giornalisti al termine della presentazione dei due rappresentanti europei. La posizione dell’Unione europea non è cambiata, ha precisato Borrell commentando la soluzione a due Stati propugnata dalla Turchia. “Nel giugno 2023 il Consiglio europeo ha ribadito che l’Ue resta impegnata per una composizione generale della questione cipriota in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu”, ha osservato l’Alto rappresentante. “L’Ue ha chiesto una pronta ripresa del negoziato ed è disposta ad aiutare in questo processo a guida Onu”, ha concluso. In un contesto più generale, la parte europea ha individuato, a detta dell’Alto rappresentante, “una serie di possibili opzioni” per la cooperazione con la Turchia, da attuare “in modo progressivo, proporzionato e reversibile”. L’Ue è quindi pronta a rilanciare innanzitutto le trattative per arrivare ad un’unione doganale. Sviluppare il commercio “ed evitare l’aggiramento delle sanzioni imposte alla Russia” sono fra gli obiettivi di Bruxelles, ha ribadito Borrell.

Il commissario all’Allargamento, Oliver Varhelyi, ha aggiunto dettagli elencando alcune raccomandazioni chiave contenute nella comunicazione congiunta e su cui i leader degli Stati membri dovranno poi esprimersi. Tra le raccomandazioni compaiono lo sviluppo di un dialogo ad alto livello su energia e trasporti e la già citata ripresa delle trattative sulla bozza di unione doganale. “Come terzo punto proponiamo di esplorare le modalità di facilitazione per le domande dei visti, in particolare per uomini d’affari e studenti”, ha detto il commissario che ha menzionato tra le proposte anche alcuni investimenti nei settori chiave di connettività digitale, energia verde e trasporti. Sulla questione migratoria, infine, “proponiamo un’attuazione più efficace della dichiarazione del 2016, e in particolare proponiamo di moltiplicare gli sforzi per prevenire l’immigrazione illegale, rafforzare i controlli e scongiurare partenze irregolari verso l’Ue. Vorremmo vedere maggiori sforzi da parte della Turchia verso l’Ue”, ha concluso Varhelyi. Dopo l’adozione da parte del Collegio dei commissari europei, la relazione sarà sottoposta all’esame e agli orientamenti del Consiglio europeo.