Sahel, Del Re: «Le turbolenze dimostrano l’importanza della gestione delle frontiere»

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’ Italia – 07/09/2023

Il rappresentante speciale dell’Unione europea ha preso ieri ha preso parte ai lavori della “One Desert Iniative“, il progetto regionale pensato dall’Unione europea per coordinare gli sforzi di cooperazione transfrontaliera nella delicata area africana e che coinvolge in prima linea Burkina Faso, Ciad, Libia, Mali, Mauritania e Niger

Le turbolenze nel Sahel, anche le più recenti, dimostrano l’importanza di meccanismi di collaborazione per la gestione congiunta delle frontiere tra la Libia e i Paesi del Sahel. Lo ha detto Emanuela Del Re, rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel, che proprio ieri ha preso parte ai lavori della “One Desert Iniative “, il progetto regionale pensato dall’Unione europea per coordinare gli sforzi di cooperazione transfrontaliera nella delicata area del Sahel e che coinvolge in prima linea Burkina Faso, Ciad, Libia, Mali, Mauritania e Niger.

“One Desert si inserisce perfettamente in questo percorso e l’Unione Europea continuerà a indirizzare ogni possibile sforzo per la sua riuscita”, ha detto Del Re. Nata sotto la spinta del Coordinamento regionale dell’Ue per il Sahel (Racc) e della missione Ue di assistenza alle frontiere in Libia (Eubam), l’iniziativa ha visto ieri l’intervento da remoto del vicepresidente libico Moussa al Kuni, rappresentante della regione sud-occidentale libica del Fezzan. “In un momento così difficile per il Sahel, l’Unione europea deve moltiplicare i suoi sforzi sia in termini di diploma- zia che di sostegno tecnico”, ha detto l’esponente del Consiglio presidenziale libico, l’istituzione tripartita titolare della funzione di “capi di Stato” (e quindi anche di comandante supremo delle Forze armate) in Libia. “Questa riunione testimonia la volontà dei paesi della regione di sanare le spaccature in seno al Sahel”, ha osservato Kuni. Natalina Cea, l’italiana classe 1956 da due anni alla guida la missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere (Eubam) in Libia, ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare la cooperazione integrata tra i Paesi del Sahel. “La cooperazione transfrontaliera che vogliamo creare non riguarda solo gli interventi di controllo e securitari, ma anche misure di sostegno alle popolazioni che vivono nella aree di confine, attraverso un coinvolgimento diretto delle comunità locali, dei giovani e delle donne”, ha detto la direttrice di Eubam.

“One Desert” è stata la frase utilizzata dal vicepresidente libico Kuni per ricordare che una volta il deserto del Sahara era unico, senza limitazioni nazionali e territorio di scambi e convivenza civile. La prima riunione dell’iniziativa si è tenuta a Nouakchott, in Mauritania il 10 e 11 maggio.