Golfo: Bank of China arriva a Riad Cresce ancora l’influenza di Pechino

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 08/09/2023

La rete delle connessioni finanziarie tra il Golfo e l’Estremo oriente appare sempre più capillare. Sulla scia delle banche cinesi si muove la compagnia emiratina Adnoc Gas, che persegue l’obiettivo di aumentare la propria presenza sui mercati asiatici

La presenza della Cina nei Paesi del Golfo aumenta sempre di più, soprattutto nel campo della cooperazione economica. In Arabia Saudita la quarta maggiore banca pubblica di Pechino, Bank of China, ha aperto una filiale nel quadro della crescente cooperazione, soprattutto economica e commerciale, tra i due Paesi. L’obiettivo della Repubblica popolare è di espandere il ricorso alla sua valuta, lo yuan, a livello internazionale, come spiegato lo scorso giugno da uno dei dirigenti della stessa Bank of China, che ha portato avanti le procedure per l’apertura della filiale nel Regno. Del resto, lo scorso dicembre, durante la visita del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, in Arabia Saudita, Pechino e Riad hanno firmato 35 accordi di investimento, per un valore complessivo di 30 miliardi di dollari. Bank of China non è la prima banca cinese ad aprire una propria filiale in Arabia Saudita. Nel 2015, infatti, era già avvenuto con la Industrial and Commercial Bank of China, una delle cui sedi si trova a Riad.

La rete delle connessioni finanziarie tra il Golfo e l’Estremo oriente appare sempre più capillare. Sulla scia delle banche cinesi, per esempio, si muove la compagnia emiratina Adnoc Gas, che persegue l’obiettivo di aumentare la propria presenza sui mercati asiatici. L’azienda ha spiegato oggi la sua strategia alla Abu Dhabi Securities Exchange (la borsa della capitale emiratina, dove Adnoc è quotata), dopo l’annuncio di un importante accordo energetico con la società pubblica cinese Petro-China, a cui verrà fornito gas naturale liquefatto (gnl) per un un valore compreso tra 450 e 550 milioni di dollari. “Siamo lieti di firmare questo accordo con Petro China per la fornitura di gnl, che rafforza ulteriormente la nostra presenza in uno dei mercati del gas più in crescita a livello mondiale”, ha commentato Ahmed all’Ebri, amministratore delegato ad interim di Adnoc Gas. Nel quadro del suo programma di investimenti, Adnoc Gas aveva però stretto accordi anche in Giappone e in India, Paesi rivali della Cina in Asia.

Lo scorso mese, infatti, la compagnia emiratina aveva firmato un accordo quinquennale per la fornitura di gnl alla società giapponese Japan Petroleum Exploration (Japex) per un valore complessivo stimato tra i 450 e i 550 milioni di dollari. Si tratta di un’intesa basata sulle relazioni bilaterali tra Emirati e Giappone e sulla strategia di lungo corso di Adnoc, improntata al rafforzamento dei partenariati strategici con le compagnie nipponiche. “Il Giappone è considerato uno dei partner più importanti degli Emirati nel settore energetico”, aveva detto l’amministratore delegato Al Ebri in quell’occasione, sottolineando: “Noi siamo felici di contribuire al rafforzamento di tali relazioni mediante l’accordo con Japex”.

A luglio scorso, Adnoc Gas aveva firmato anche un accordo con la società indiana Indian Oil Corporation Limited, sempre per la fornitura di gnl, per un valore compreso tra 7 e 9 miliardi di dollari.  Secondo quanto stabilito dall’accordo, Adnoc Gas fornirà ogni anno fino a 1,2 milioni di tonnellate metriche di gnl all’India per un periodo di 14 anni. L’intesa, che consente all’India di importare il gnl senza pagare l’imposta sulle importazioni del 2,5 per cento, era stata siglata durante la visita negli Emirati del primo ministro indiano, Narendra Modi. Intanto, le aziende indiane stanno investendo cospicue somme di denaro per potenziare le infrastrutture necessarie, mente Nuova Delhi cerca di stipulare accordi a lungo termine per l’importazione di gnl. L’India, infatti, mira ad aumentare la quota di gas nel suo mix energetico al 15 per cento entro il 2030, a fronte dell’attuale 6,2 per cento. Da parte sua, Adnoc si sta concentrando sul mercato del gas, in virtù della crescente domanda di gnl sui mercati internazionali, in particolare in Europa, come alternativa alle forniture di gas russo.