Balcani, Tajani ospita gli omologhi della regione: accelerare su integrazione Ue

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 06/02/2024

l gruppo degli “Amici dei Balcani occidentali” si riunisce al momento giusto a Roma, proprio mentre l’integrazione della regione nell’Unione europea è tornato un tema in cima all’agenda. E proprio sul tema del processo d’integrazione si è incentrata la conferenza stampa del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha preceduto la riunione cui hanno partecipato, oltre ai sei ministri degli Esteri dei Paesi dei Balcani occidentali – Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia –, anche i cosiddetti “amici”, ovvero Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia, Grecia e Slovenia, oltre ovviamente all’Italia padrone di casa.

La riunione di ieri è quanto mai tempestiva, avviene poco dopo la chiusura della questione del bilancio europeo che ha un riflesso anche sui Balcani, ha spiegato Tajani. “Siamo favorevoli ad accelerare l’integrazione dei Balcani”, ha detto il ministro. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha parlato di un’adesione entro il 2030 per i Balcani occidentali ma “io credo che si possa anticipare questa data”, ha detto Tajani. “Noi lavoriamo per raggiungere l’obiettivo dell’adesione europea dei Balcani occidentali. Cerchiamo di convincere i partner europei. Lo abbiamo sempre detto, visto che si parla di Ucraina: dobbiamo ricordare che prima di Kiev ci sono altri Paesi che si sono candidati e hanno il diritto a una priorità”, ha affermato Tajani.

Oggi (ieri, ndr) rifletteremo su come accelerare il processo di integrazione, “il mio auspicio è che nasca una piattaforma di Roma per la crescita e l’integrazione dei Balcani nell’Unione europea”. “È significativo che la nostra seconda sessione di riunione sia aperta alle imprese italiane che operano nei Balcani occidentali. Siamo in prima fila per la crescita e siamo convinti che si debba anche sviluppare l’aspetto economico”, ha spiegato il ministro. “Siamo assolutamente convinti che l’Europa non possa e non debba perdere un rapporto privilegiato con i Balcani”, ha proseguito il vicepremier. “L’Italia è il Paese più esposto da uno scenario che vedesse i Balcani allontanarsi dall’Europa. Non c’è soltanto la questione migratoria, c’è quella della sicurezza, quella dell’influenza da parte di altri Paesi extraeuropei in quell’area, che non possiamo permetterci di subire”, ha concluso Tajani.