Italia-Grecia, sotto il Partenone la tela di Giorgia sugli euro-dossier

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 31/08/2023

Meloni attesa in visita ad Atene per fare il punto sui problemi e gli interessi comuni tra i due paesi

Rapporti bilaterali, migranti, riforma del Patto di stabilità, integrazione europea dei Balcani occidentali e Ucraina: sono diversi i dossier che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dovrà affrontare nel colloquio previsto domani con il premier greco, Kyriakos Mitsotakis. La visita ad Atene è una nuova tappa nel percorso avviato dalla premier per sviluppare i rapporti con gli altri Paesi membri dell’Unione europea. Trattandosi di Grecia, peraltro, si parla di un alleato storico per l’Italia ma anche di un Paese abbastanza allineato alle istanze che il governo guidato da Meloni da tempo sta sottoponendo agli altri Stati membri per tentare di cambiare il paradigma su alcuni delle principali questioni europee.

E in tema di Europa è probabile che Meloni e Mitsotakis discutano anche delle prossime elezioni previste a giugno del 2024, nel tentativo – per ora ancora a livello embrionale – di  provare a formare un’alleanza di centrodestra fra i Conservatori e riformisti europei e Partito popolare europeo (Ppe) che scardini la cosiddetta “maggioranza Ursula”, ovvero l’alleanza che ha visto proprio il Ppe, i Socialisti e democrati- ci (S&d) e Renew Europe favorire la nomina alla presidenza della Commissione europea di Ursula von der Leyen. Fra Italia e Grecia, tuttavia, sussistono anche forti rapporti economici.  Importanti imprese italiane sono ben radicate in diversi settori, dall’energia ai trasporti, dalle infrastrutture all’ambito alimentare.

Nel 2017 Ferrovie dello Stato ha acquistato per 45 milioni di euro la proprietà di TrainOse, il principale operatore ferroviario della Grecia. L’azienda è stata privatizzata con una gara internazionale lanciata dal fondo per la gestione delle privatizzazioni delle società pubbliche elleniche. L’unica offerta è arrivata da Fs, che ha acquisito il 100 per cento della società greca, ribattezzata lo scorso anno Hellenic Train. Ci sono, inoltre, impor- tanti sviluppi potenziali visto che Fincantieri sta partecipando alla gara per le corvette della Marina militare ellenica: il gruppo naval-meccanico italiano ha proposto la FCx30, una corvetta all’avanguardia con prestazioni eccezionali già testate sul campo, con un design simile a quello della classe Dohache Fincantieri ha fornito alla Marina del Qatar. Passando ai dossier europei e, in particolare, sui fronti migranti e Patto di stabilità, Italia e Grecia sono sostanzialmente allineate. Entrambi sono Paesi di primo approdo e, per questa ragione, chiedono che la riforma del Patto su migrazioni e asilo proceda il suo iter legislativo e, se possibile, venga ulteriormente rafforzata attraverso un intervento sul Regolamento di Dublino, che attualmente regola le procedure di accoglienza e gestione delle domande d’asilo.

Obiettivo comune di entrambi i Paesi è lasciarsi alle spalle tragedie come quelle avvenute a Cutro, in Calabria, o quella più recente di Pylos del 14 giugno scorso e fare in modo che non si ripetano: i due Paesi chiedono infatti maggiore coinvolgimento e solidarietà dell’Ue nella gestione dei flussi, lavorando per arginare quelli irregolari e favorendo, al contempo, quelli legali. Per quanto riguarda il Patto di stabilità, Meloni e Mitsotakis condividono la proposta di garantire maggiore flessibilità alle risorse stanziate dall’Ue, così come la necessità di una nuova governance economica che non metta in difficoltà i Paesi membri con le economie più fragili. Anche sul fronte dell’integra- zione europea dei Balcani e del sostegno all’Ucraina, Italia e Grecia si muovono sulla stessa lunghezza d’onda – Meloni, addirittura, preferisce che rispetto al termine “allargamento” si utilizzi la parola “riunificazione – ma il governo di Atene nell’ultimo periodo sta provando a giocare una partita  parallela all’azione posta dall’Italia.

Grazie soprattutto all’attivismo del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’Italia ha riavviato una serie di iniziative diplomatiche con i Paesi dei Balcani: dal business forum svoltosi a Belgrado, alla riunione trilaterale dell’Alto Adriatico di Ancona con Croazia e Slovenia; sino all’incontro sul Corridoio paneuropeo VIII che si è svolto a Brindisi con la partecipazione di Albania, Bulgaria e Macedonia del Nord. Dal canto suo la Grecia ha ottenuto un risultato molto importante, ovvero un vertice ad Atene con tutti i Paesi dell’Europa sudorientale che ha visto anche la partecipazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Nello spirito del ventennale della Dichiarazione di Salonicco, Mitsotakis sta tentando di riposizionare la bandierina greca nel quadrante regionale, consapevole del fatto che l’economia ellenica è anche la più importante nell’area. Dall’incontro fra Zelensky e Mitsotakis ad Atene, peraltro, è emersa la volontà della Grecia di patrocinare la ricostruzione di Odessa, un’iniziativa perseguita anche dall’Italia. Meloni e Mitsotakis avranno modo di discuterne ampiamente durante il loro incontro di domani per evitare anche di “pestarsi i piedi” e mettere in discussione le solide relazioni esistenti in vari settori.