PIANO MATTEI, ENERGIA, FORMAZIONE MATTARELLA IN MISSIONE IN AFRICA

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 04/04/2024

«L’impegno dell’Italia è un piano di concreto e comune lavoro per lo sviluppo del continente africano»

Le relazioni tra Italia e Costa d’Avorio sono eccellenti non solo per l’amicizia fra i nostri due popoli, ma anche perché condividiamo i valori di riferimento, quelli della pace e del dialogo tra le nazioni». Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del suo incontro con l’omologo ivoriano, Alassane Ouattara, avvenuto nel palazzo presidenziale di Abidjan, prima tappa della sua visita di Stato in Africa occidentale. Negli ultimi anni «la nostra collaborazione il nostro dialogo è intensamente cresciuto e intendiamo che cresca ulteriormente perché l’Italia ritiene la Costa d’Avorio un partner di primaria importanza », ha detto Mattarella, ringraziando la controparte ivoriana per l’accoglienza «amichevole e calorosa» ricevuta, e ribadendo la «piena condivisione di valutazione e di vedute» emersa dall’incontro, così come l’impegno per la «stabilità e la crescita dell’Africa occidentale e dell’intero continente africano».

GLI INVESTIMENTI

Un impegno testimoniato dal Piano Mattei, che è «un piano di concreto e comune lavoro per lo sviluppo del continente africano », ha aggiunto Mattarella. Al centro dei colloqui anche il tema della formazione, che «si colloca nell’ambito della convinzione che l’Italia nutre di un futuro necessariamente comune tra Africa ed Europa, e quindi sull’esigenza di un partenariato concreto, paritario reciprocamente rispettoso, con iniziative comuni sempre crescenti». Alle parole di Mattarella hanno fatto eco quelle pronunciate dal presidente ivoriano Ouattara, il quale ha ricordato che Costa d’Avorio e Italia sono unite da legami d’amicizia sin da quando hanno stabilito le loro relazioni diplomatiche, nel 1961, e che tali legami hanno conosciuto un significativo rafforzamento negli ultimi anni, dal momento che gli scambi commerciali sono passati da 483 milioni di euro nel 2021 a 594 milioni di euro nel 2022, con un aumento del 23 per cento. «Abbiamo parlato di vari argomenti d’interesse comune in vista di rafforzare i legami tra i nostri Paesi. Abbiamo passato in rassegna una serie di aspetti che riguardano la cooperazione tra i due Paesi e ci siamo rallegrati vicendevolmente del rafforzamento delle relazioni negli ultimi anni. Abbiamo notato con grande soddisfazione la presenza di un’ottantina di imprese italiane in Costa d’Avorio e ci siamo rallegrati con Eni per la scoperta di importante giacimenti di petrolio e gas», ha aggiunto Ouattara, dal quale è inoltre arrivato un plauso alla «ferma volontà» del governo italiano di dare nuovo slancio alla cooperazione con il continente africano, come dimostra il varo del Piano Mattei, di cui la Costa d’Avorio risulta tra i Paesi beneficiari per quanto concerne l’ambito sanitario e della tutela delle donne, dei bambini e delle persone vulnerabili.

LE MIGRAZIONI

Un altro tema al centro dei colloqui è stato quello delle migrazioni. «Abbiamo parlato anche di questioni connesse con il contrasto delle migrazioni irregolari e della scelta della Costa d’Avorio come Paese beneficiario per il periodo 2023-2025 del decreto sui flussi di lavoratori stranieri, e abbiamo ribadito la nostra piena disponibilità nell’ambito dell’accordo per il contrasto alla migrazione irregolare verso l’Italia» ha detto Ouattara. Quanto alla situazione regionale e internazionale, il presidente ivoriano l’ha definita «preoccupante », ricordando i cambiamenti climatici, i colpi di Stato avvenuti in vari Paesi dell’Africa occidentale, i tanti attacchi dei gruppi terroristici e le gravi crisi in Ucraina e a Gaza. «È necessario trovare urgentemente delle soluzioni per consentire l’accesso umanitario, specialmente a Gaza», ha aggiunto. Mattarella è arrivato due sere fa ad Abidjan, dove ieri ha preso il via ufficialmente la sua visita. Dopo l’incontro con Ouattara, nel pomeriggio il capo dello Stato – accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli – si è recato in visita al personale dell’ambasciata d’Italia ad Abidjan e a una rappresentanza della collettività italiana in Costa d’Avorio. In serata la partecipazione al pranzo ufficiale offerto da Ouattara in onore del presidente della Repubblica. La visita di Mattarella in Costa d’Avorio prosegue oggi alla stazione a terra del giacimento di Baleine, dove terrà un saluto cui seguirà una breve visita dell’impianto. A seguire, il capo dello Stato si trasferirà nel complesso scolastico di Canal Vridi – una scuola ristrutturata da Eni nel contesto di un piano nazionale governativo di ristrutturazione e consolidamento di tutte le istituzioni scolastiche – per un incontro con i responsabili della scuola, al termine del quale avrà luogo una cerimonia di premiazione di alcuni allievi delle classi. In serata Mattarella partirà alla volta di Accra, capitale del Ghana, seconda tappa della sua visita di Stato in Africa occidentale. Dopo le visite in Etiopia (nel 2016), Mozambico e Zambia (nel 2023), Paesi cardine dell’Africa orientale, l’attenzione del Quirinale si sposta in Africa occidentale, in particolare su due Paesi che – oltre che essere una cerniera con l’area turbolenta del Sahel, segnata da colpi di Stato e terrorismo – rappresentano due degli esempi più avanzati dal punto di vista del consolidamento delle strutture democratiche, dei processi elettorali e della partecipazione della società civile alla vita politica. Democrazia e stabilità dell’Africa saranno al centro dei colloqui nei due Paesi, così come il tema energetico – specie in Costa d’Avorio – e quello della formazione dei cittadini africani. Formazione che, va ricordato, è un tema centrale sia per la cooperazione con il continente, sia per lo sviluppo del Piano Mattei, lanciato dal governo nel gennaio scorso, e di cui rappresenta uno dei pilastri.

LA FORMAZIONE

Per questo motivo Mattarella, sia in Ghana che in Costa d’Avorio, visiterà due centri che, sebbene in modo differente, formano le nuove generazioni africane. In Costa d’Avorio il capo dello Stato sarà accolto nel complesso scolastico di Vridi, una scuola ristrutturata da Eni nel contesto di un piano nazionale governativo di ristrutturazione e consolidamento di tutte le istituzioni scolastiche. È un piano che per le sue peculiarità, e per la centralità della Costa d’Avorio nel Piano Mattei, verrà replicato anche in altre zone del Paese. L’obiettivo di questo progetto è quello di piantare dei semi per la crescita del capitale umano che favorirà lo sviluppo del benessere del Paese. Progetto differente quello che Mattarella avrà modo di conoscere in Ghana, presso il Centro di formazione “Don Bosco” di Ashaiman, creato dai salesiani in collaborazione con Confindustria. Qui, dove verrà presentato il Progetto Ghana della confederazione, la formazione è legata ai flussi regolari e legali di migrazione, per cui i giovani formati in questa scuola sono chiamati per fare pratica anche in Italia. Il tutto alimentando il filone di una migrazione legale che, viene fatto notare, è assolutamente necessaria per l’economia italiana. Ugualmente indispensabili sono le risorse energetiche di cui i Paesi africani godono. In Costa d’Avorio, per esempio, l’Eni è molto attiva e ha di recente scoperto giacimenti di grandissima portata che, a differenza di altri e con un approccio diversificato, saranno sfruttati non solamente per l’esportazione, ma anche a beneficio dei progetti energetici del Paese.

ENERGIA E SICUREZZA

L’occasione per parlare di questi temi sarà la visita del presidente alla stazione a terra del giacimento di Baleine di Eni, dove verranno anche illustrate le attività del gruppo sulla Cooperazione italiana in ambito energetico e le attività sociali nel Paese. Ma la presenza italiana nell’area è testimoniata anche dall’impegno della nave “Bettica” della Marina italiana, che il presidente visiterà nel porto di Tema, in Ghana. Attualmente in missione di monitoraggio nel Golfo di Guinea per combattere la pirateria e altre forme di criminalità in mare, la nave rappresenta il contributo italiano al quadro di sicurezza di questi Paesi, che dipendono in modo rilevante dai commerci e dal transito delle navi. Altro momento molto sentito della visita sarà poi la cerimonia – fin qui riservata a pochi capi di Stato – della consegna delle chiavi della città di Abidjan, in Costa d’Avorio, al presidente Mattarella. Una cerimonia formale che mostra la grande considerazione dello Stato africano nei confronti del nostro Paese.