Meloni a Zagabria per rafforzare i rapporti bilaterali con la Croazia

Pubblicato da Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia – 18/11/2023

La visita a Zagabria è “la prima tappa” di un processo di rafforzamento dei rapporti fra Italia e Croazia: è stato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a dichiararlo durante la conferenza stampa con il primo ministro croato, Andrej Plenkovic. Un’affermazione che riflette la volontà di intensificare le relazioni con un Paese vicino e partner strategico nel Mediterraneo e, più nello specifico, nel quadrante adriatico, soprattutto visto che per vent’anni un presidente del Consiglio non si era recato in visita a Zagabria. L’Italia – nonostante questa “mancanza”, come l’ha definita Meloni – è il principale partner commerciale della Croazia e, da questa base, vuole partire per consolidare il suo ruolo ed estenderlo ad altri settori, in particolare l’energia e la difesa.

I due capi di governo, inoltre, hanno discusso del dossier migratorio, così come del temporaneo rafforzamento dei controlli alle frontiere, ma anche delle rispettive minoranze, indicate come elementi che forniscono un grande contributo ai rapporti bilaterali. Una relazione che passa anche dalle reciproche minoranze, i cui diritti sono stabiliti da un trattato che tuttavia per troppo tempo è stato accantonato: non a caso la premier Meloni ha proposto la creazione di un tavolo tecnico in merito. Un’iniziativa accolta positivamente dal vicepresidente del Sabor (il Parlamento croato) e rappresentante della minoranza italiana, Furio Radin, che ha annunciato che Meloni ha accettato il suo invito a recarsi in Istria.

Meloni, nel corso delle dichiarazioni rilasciate al termine dell’incontro con il primo ministro croato Plenkovic, si è detta “molto contenta” di riportare un “primo ministro italiano in Croazia da oltre vent’anni: una cosa inspiegabile data la vicinanza geografica e storica che ci accomuna”. “L’Italia è uno dei principali partner della Croazia, e l’anno scorso l’interscambio ha raggiunto i 9 miliardi di euro. Quest’anno questo dato potrebbe essere anche migliore”, ha detto Plenkovic. L’Italia, come ricordato da Meloni, “è il principale partner commerciale della Croazia” e siamo “un investitore strategico a livello bancario e finanziario”, ha ricordato la premier. Tutti temi che potranno essere rafforzati grazie al comitato interministeriale e al business forum che si terranno a febbraio a Zagabria, ha spiegato Meloni, per quella che sarà la “seconda tappa” di questo rinnovato rapporto fra i due Paesi.

Secondo la premier, il primo obiettivo sarà “rafforzare il nostro ruolo nella nostra regione comune” e la cooperazione nel Mar Adriatico, puntando sull’economia blu, le reti d’interconnessione e la politica estera: una serie di cose “che Italia e Croazia vogliono fare insieme”. “Servirà a rendere la collaborazione fra i due Paesi ancora più visibile e a un livello adeguato”, ha detto il premier Plenkovic, confermando quanto dichiarato dalla premier italiana. I due capi di governo hanno discusso del dossier migratorio, sia in relazione al rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne sia per quanto concerne il protocollo d’intesa fra Italia e Albania. Italia e Croazia, come ha spiegato la premier, sono d’accordo sul fatto che la crisi migratoria sia “senza precedenti” e che si debba “lavorare sulla dimensione esterna”.

In relazione ai controlli ai confini, Meloni si è detta consapevole del fatto che questa misura causi problemi alle comunità transfrontaliere, ma ha ribadito che si tratta di una “scelta transitoria” che sarà riconsiderata non appena “le condizioni di sicurezza saranno più tranquille”. La presidente è stata interpellata anche sul protocollo d’intesa siglato con l’Albania che ha definito “innovativo e molto intelligente”, oltre a sottolineare che il documento “è stato colto con interesse dai nostri partner Ue”. “L’Italia ha scelto di essere pioniera” in “un momento in cui abbiamo bisogno di strade nuove nell’affrontare un problema che sinora non abbiamo gestito nel migliore dei modi”, ha detto la premier. Spazio anche al tema dell’allargamento dell’Ue, un tema su cui Italia e Croazia la- vorano fianco a fianco e su cui Meloni si è voluta sbilanciare, auspicando che al Consiglio europeo di dicembre vengano aperti i negoziati di adesione per la Bosnia Erzegovina.

Sul tema è intervenuto anche Plenkovic, annunciando l’avvio di una squadra tecnica nel Paese balcanico per aiutare le autorità di Sarajevo a realizzare le riforme necessarie per rispettare gli standard dell’Ue. Oltre all’incontro con il premier, Meloni ha visto il presidente del Sabor (il Parlamento croato), Goran Jandrokovic, e una rappresentanza della comunità italiana in Croazia guidata da Furio Radin. Un’occasione per rimarcare quanto affermato dai due premier durante le dichiarazioni rilasciate alla stampa, quando le rispettive minoranze sono state definite un elemento che rafforza i rapporti bilaterali. “A Zagabria ho trovato una realtà italiana molto operativa”, ha detto la presidente al termine dell’incontro con i rappresentanti della minoranza. “Alcuni rappresentanti mi hanno invitato a recarmi quanto prima in Istria” e con il primo ministro croato “Plenkovic abbiamo parlato del trattato sulla protezione delle minoranze che credo che meriti un tavolo tecnico”, ha detto la premier .

Posizioni apprezzate da Radin, secondo cui “di questo accordo sinora abbiamo parlato soltanto noi, quindi è importante che se ne parli anche fra Stati”. Nel punto stampa che ha di fatto concluso la visita a Zagabria, la premier ha parlato anche della cena offerta ieri sera dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, definendole “un formato molto interessante” soprattutto per il suo aspetto “ristretto” che ha consentito degli “scambi proficui” sul futuro dell’Ue. Meloni, inoltre, ha rimarcato la posizione italiana sul nuovo Patto di stabilità, sottolineando che su questo tema “le posizioni che sta portando avanti l’Italia sono sensate per molti Paesi”.